di Emanuela Ricci
L’Iran ha dichiarato questa mattina che il suo attacco missilistico contro Israele era concluso a meno di ulteriori provocazioni. Israele e Stati Uniti hanno, invece, promesso di rispondere a Teheran. Washington ha affermato, di fatto, che lavorerà con Israele per garantire che l’Iran affronti “gravi conseguenze” per l’attacco di ieri, con il lancio di oltre 180 missili balistici. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha programmato una riunione sul Medio Oriente per oggi, mentre l’Unione Europea ha chiesto un cessate il fuoco immediato.
Su X il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha detto: “La nostra azione è conclusa a meno che il regime israeliano non decida di invitare ulteriori rappresaglie. In tal caso, la nostra risposta sarà più forte e più potente”.
Israele, nel frattempo, continua a bombardare i sobborghi meridionali di Beirut, considerata la roccaforte del gruppo armato Hezbollah, sostenuto dall’Iran. Grandi colonne di fumo sono state viste alzarsi da parti dei sobborghi. Israele ha emesso nuovi ordini di evacuazione per l’area, che si è svuotata dopo giorni di pesanti attacchi. L’attacco dell’Iran, questa volta a sorpresa, è visto come un affronto militare di prim’ordine: le sirene hanno suonato in tutto il paese e le esplosioni hanno scosso Gerusalemme e la valle del Giordano mentre l’intera popolazione è stata invitata a rifugiarsi nei bunker.
Israele ha attivato le difese aeree contro il bombardamento iraniano e la maggior parte dei missili è stata intercettata “da Israele e una coalizione difensiva guidata dagli Stati Uniti”, ha detto il contrammiraglio israeliano Daniel Hagari in un video postato su X, aggiungendo: “L’attacco dell’Iran è un’escalation grave e pericolosa”.
Non sono stati segnalati feriti in Israele, ma un uomo è stato ucciso in Cisgiordania, secondo le autorità locali. L’Iran ha descritto la campagna come difensiva e mirata esclusivamente alle strutture militari israeliane. L’agenzia di stampa statale iraniana ha riferito che tre basi militari israeliane sono state colpite. Teheran ha affermato che il suo attacco è stata fatto in risposta agli omicidi di leader militanti da parte di Israele e all’aggressione in Libano contro Hezbollah e a Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di rispondere. “L’Iran ha commesso un grosso errore stanotte, e ne pagherà le conseguenze“, ha detto all’inizio di una riunione di emergenza del gabinetto di sicurezza politico, martedì sera, secondo una dichiarazione. Lo Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane ha dichiarato, in un comunicato trasmesso dai media statali, che qualsiasi risposta israeliana sarebbe stata accolta con la “distruzione totale” delle infrastrutture israeliane. Ha anche affermato che avrebbe preso di mira le risorse regionali di qualsiasi alleato israeliano che si fosse coinvolto. I timori che Iran e Stati Uniti possano essere trascinati in una guerra regionale sono aumentati con l’escalation dell’assalto israeliano al Libano.
Le forze iraniane hanno usato per la prima volta martedì i missili ipersonici Fattah, e il 90% dei loro missili ha colpito con successo i bersagli in Israele, ha detto la Guardia Rivoluzionaria. Hagari ha detto che Israele centrale e meridionale hanno subito colpi limitati. Un video rilasciato dall’esercito ha mostrato una scuola nella città centrale di Gadera gravemente danneggiata da un missile iraniano.
Navi da guerra della Marina degli Stati Uniti hanno lanciato circa una dozzina di intercettori contro missili iraniani diretti verso Israele, ha dichiarato il Pentagono. Anche la Gran Bretagna ha detto che le sue forze hanno partecipato “ai tentativi di prevenire un’ulteriore escalation in Medio Oriente”.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso il pieno sostegno degli Stati Uniti a Israele e ha descritto l’attacco iraniano come “inefficace”. La vicepresidente Kamala Harris, candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti, ha sostenuto la posizione di Biden e ha detto che gli Stati Uniti non esiteranno a difendere i propri interessi contro l’Iran.
La Casa Bianca ha promesso allo stesso modo “gravi conseguenze” per l’Iran e il portavoce Jake Sullivan ha detto, durante un briefing a Washington, che gli Stati Uniti avrebbero “lavorato con Israele per assicurare che ciò accada”. Sullivan non ha specificato quali potrebbero essere queste conseguenze, ma ha evitato di chiedere moderazione a Israele come aveva fatto in aprile quando l’Iran aveva lanciato un attacco con droni e missili contro Israele.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato quella che ha definito “escalation dopo escalation“, dicendo: “Questo deve finire. Abbiamo assolutamente bisogno di un cessate il fuoco”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in una nota che condanna fermamente i nuovi attacchi iraniani contro Israele, aggiungendo che, a dimostrazione del suo impegno per la sicurezza di Israele, mercoledì ha mobilitato le sue risorse militari in Medio Oriente. Macron ha ribadito la richiesta della Francia che Hezbollah cessi le sue azioni terroristiche contro Israele e la sua popolazione, ma ha anche auspicato che la sovranità e l’integrità territoriale del Libano vengano ripristinate in stretta conformità con una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell ha anche chiesto un immediato cessate il fuoco regionale. “Il pericoloso ciclo di attacchi e rappresaglie rischia… di andare fuori controllo”, ha postato su X. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha parlato con i leader di Germania, Francia e Italia e hanno concordato sulla necessità di moderazione da parte di tutte le parti, ha detto Downing Street.
il Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha convocato ieri sera un vertice d’urgenza a Palazzo Chigi per discutere la situazione e valutare le misure necessarie.
Alla riunione hanno partecipato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento da remoto, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza, i vertici dei servizi segreti, il Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio e, in collegamento, l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari.
Nel condannare l’attacco iraniano a Israele, il Governo italiano esprime profonda preoccupazione per gli sviluppi in corso e lancia un appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali, chiedendo di evitare ulteriori escalation.
L’Italia continuerà a impegnarsi per una soluzione diplomatica, anche in qualità di presidente di turno del G7, per la stabilizzazione del confine israelo-libanese attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701.
In questo quadro, l’Italia invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere in considerazione un rafforzamento del mandato della missione Unifil al fine di assicurare la sicurezza del confine tra Israele e Libano in attuazione delle vigenti risoluzioni dell’ONU.
E’ altrettanto urgente giungere ad un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in linea con la risoluzione 2735.
Nell’immediato, il Governo è impegnato nella messa in sicurezza dei cittadini italiani e dei militari del contingente UNIFIL.
Il tavolo di Governo è stato convocato in forma permanente per monitorare costantemente l’evolversi della situazione e adottare tempestivamente le misure necessarie.
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