Agrigento. Brillante risultato nel contrasto all’immigrazione clandestina

La Procura della Repubblica di Agrigento e la Polizia di Stato conseguono l’ennesimo brillante risultato nel contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina ed agli sfruttatori dei migranti.

La Polizia di Stato di Agrigento, a seguito di un’intensa ed articolata attività investigativa svolta presso l’Hot Spot di Lampedusa, in sinergia e sotto le direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, ha eseguito un provvedimento di fermo, nei confronti di sei soggetti egiziani gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio.

L’indagine trae origine dai numerosissimi sbarchi che continuano incessanti a Lampedusa, nonostante le avverse condizioni metereologiche tipicamente invernali; peraltro, continuano a svolgersi in un contesto di evidenti difficoltà connesse alla situazione sanitaria, continuamente monitorata all’interno dell’Hot Spot di Lampedusa.

Dagli esiti dell’articolata attività investigativa, sono emersi precisi e gravi elementi raccolti a carico di sei soggetti egiziani, di età compresa tra i 32 ed i 40 anni che, in concorso morale e materiale tra loro, in violazione delle norme previste dal Testo Unico dell’Immigrazione clandestina, avevano trasportato nel territorio italiano più di 70 cittadini extracomunitari, per i quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari, conducendoli dalle coste libiche verso le acque territoriali italiane, a bordo di un sovraffollato barcone di circa 10 mt ed esponendoli a grave pericolo di vita.

Ai predetti viene contestato anche il reato di omicidio in quanto, dopo aver costretto alcuni migranti a sistemarsi nella zona motori, nonostante uno di essi avesse manifestato il suo stato di malessere e la volontà di salire in coperta, veniva minacciato e picchiato, nonché costretto a rimanere sottocoperta fino all’intervenuta morte. L’attività di indagine svolta ha permesso di identificare i membri dell’equipaggio incriminato ricostruendo il ruolo da ciascuno svolto. Lo sbarco oggetto di indagine si è verificato il 20 gennaio 2022 ed ha riguardato 70 migranti di varie nazionalità, prevalentemente bengalesi.

I poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Agrigento, superate le difficoltà legate sia al timore dei migranti di riferire informazioni circa l’identificazione dei cc.dd. scafisti, che al loro stato psico-fisico messo a dura prova dall’estenuante viaggio, sono riusciti, ancora una volta, a far luce sull’intera vicenda, rendendo giustizia all’ennesima vittima del mare legata al fenomeno migratorio della rotta del mediterraneo centrale.

In particolare, oltre al capitano del natante, è stato definito il ruolo di chi si è occupato di rifornire i motori e di chi era demandato al mantenimento dell’ordine a bordo, anche ricorrendo a minacce e percosse.

Dopo le formalità di rito, i fermati sono stati posti a disposizione dell’A.G. per le dovute convalide e per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali.

Agrigento. Brillante risultato nel contrasto all’immigrazione clandestina