Emozione al cambio del vertice dell’Aeronautica militare. Rosso, “volato ala ad ala con Vecciarelli”

   

Oggi presso il 31° Stormo di Ciampino si è svolta l’attesa cerimonia dell’avvicendamento al vertice dell’Aeronautica militare. Il generale Enzo Vecciarelli ha lasciato la Forza armata al generale Alberto Rosso. Alla presenza del ministro della difesa dott.ssa Elisabetta Trenta, del capo di stato maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano e di numerose autorità politiche, civili, religiose  e militari è avvenuto l’importante cambio al comando dell’Arma Azzurra. Festa doppia per l’Aeronautica che, in pochi giorni, ha un nuovo capo di stato maggiore e ricoprirà la sedia più importante del vertice tecnico-operativo del dicastero con il generale Enzo Vecciarelli. Il generale Enzo Vecciarelli il 5 novembre prossimo subentrerà al generale Claudio Graziano, che a sua volta ricoprirà il prestigioso incarico di presidente del Comitato Militare presso l’Unione europea. Il generale di  squadra aerea Alberto Rosso, come ha ricordato nel suo discorso, ha volato “ala ad ala”, presso il glorioso 4° Stormo di Grosseto ed ora con lo stesso piglio di un tempo sarà con tutta l’aeronautica militare al fianco “ala ad ala” al generale Enzo Vecciarelli  per supportarlo, alla pari delle altre sorelle forze armate, nel difficile ed impegnativo compito di coordinare e dirigere la parte operarativa di un comparto “vitale” per le istituzioni democratiche del Paese. Molto significative le parole del generale Claudio Graziano che ha citato “bellissimi ed epici” passaggi storici della prima guerra mondiale, riferiti agli albori dell’aeronautica che come noto, inizialmente era una costola del Regio Esercito e successivamente della Regia Marina, prima di divenire forza armata autonoma nel 1923.

Così il ministro della difesa dott.ssa Elisabetta Trenta: “oggi tutta l’Aeronautica vive un momento di grande significato: tutte le donne e gli uomini “in azzurro” vedono cambiare il comandante che li guiderà nei prossimi anni. L’aeronautica militare è uno dei pilastri istituzionali del sistema di difesa e sicurezza nazionale ed euroatlantica“.

Il ministro ha elogiato l’operato del capo di Stato maggiore della Forza armata uscente Vecciarelli, sottolineando che “ha avvertito la necessità di una trasformazione che ha condotto a un profondo ripensamento dei tradizionali paradigmi organizzativi e gestionali all’interno della Forza armata, per preparare il terreno a quell’Aeronautica 4.0, declinabile in tutte le sue sfaccettature, organizzative e d’impiego, che ha rappresentato l’orizzonte verso il quale ha indirizzato in questi tre anni di mandato la sua lungimirante e ambiziosa azione di comando”.

Secondo Trenta, inoltre, Vecciarelli ha richiesto ai componenti dell’Aeronautica uno “sforzo corale di coesione interna”, uno “sforzo che ha generato un radicale cambio di prospettiva attraverso l’aggiornamento della vision e della mission dell’Aeronautica militare in funzione dei continui mutamenti del contesto geopolitico di questi anni”.   “Oggi – ha affermato il ministro Trenta – l’Aeronautica militare è un’organizzazione sempre più efficiente ed efficace in grado di garantire una sempre maggiore utilità complessiva al Sistema Paese, anzi direi un’Aeronautica che per molti aspetti è punto di riferimento del Paese. Un’Aeronautica perfettamente integrata nello strumento militare nazionale, in grado di esercitare il potere aerospaziale attraverso capacità operative ed eccellenze tecnologiche di altissimo livello. Un’Aeronautica sempre più ‘utile’ e apprezzata nel contesto degli impegni internazionali assunti in questi anni dall’Italia insieme a Paesi alleati ed amici per contrastare la minaccia del terrorismo internazionale. Ne ho dimostrazione costante – ha continuato – ogni volta ho occasione di incontrare i nostri contingenti all’estero, come avvenuto nelle mie recenti visite nei Balcani e in Iraq.

Un’Aeronautica capace di essere presente ovunque ci sia bisogno del suo intervento al servizio dei cittadini”.  Trenta ha definito poi l’Aeronautica “una componente essenziale dello strumento militare complessivo, della quale il nostro Sistema paese non potrebbe fare a meno, soprattutto in situazioni geo-politiche caratterizzate da tale incertezza, turbolenza e imprevedibilità come quelle odierne”. Il ministro ha poi espresso fiducia per l’operato del nuovo capo di Stato maggiore dell’Aeronautica evidenziando che “oggi riceve il giusto riconoscimento per una vita dedicata al servizio dell’Aeronautica e del Paese, fatta di impegno, dedizione e competenza, vissuta percorrendo tutti i gradi della scala gerarchica”. “Il suo ‘ritorno’ in Forza armata – ha detto rivolgendosi al generale Rosso – , dopo tanti anni di servizio in ambiente interforze e ministeriale, dovrà essere una ‘partenza lanciata’ perché lei prende oggi il comando di un complesso di risorse umane e materiali in dinamica evoluzione e in piena attività, un ‘capitale’ efficacemente ed efficientemente ‘speso’ quotidianamente in uno spettro quanto mai ampio e diversificato di compiti e missioni, in Italia e all’estero”. Trenta ha aggiunto che in questo percorso, Rosso potrà “confidare sull’azione di guida e di indirizzo mia e dell’intero governo, in quella prospettiva sempre più ampia di ‘Sistema paese’, senza la quale non potrebbero essere affrontate con successo tutte le sfide che ci attendono, ora e in futuro”. “Ci sarà sempre più bisogno di cultura strategica, capace di mettere a sistema le nostre risorse per la progettazione della difesa di domani”.