Biden autorizza l’Ucraina ad usare missili a lungo raggio contro la Russia

di Aniello Fasano

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha autorizzato l’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio, tra cui gli ATACMS, per colpire le forze russe e nordcoreane presenti “esclusivamente nella regione russa di Kursk”. La notizia è stata riportata da Axios, che ha ottenuto informazioni da fonti vicine al governo statunitense. Questa decisione, comunicata circa tre giorni fa, è stata presa per cercare di impedire che la Corea del Nord invii ulteriori truppe in Russia a sostegno dell’invasione russa in Ucraina. Secondo quanto riferito, l’intento di Washington è quello di dissuadere Pyongyang dall’inviare nuovi soldati, sperando che l’attacco a queste forze nel territorio russo faccia rivedere la posizione della Corea del Nord. In aggiunta, gli Stati Uniti sperano che l’utilizzo di queste armi possa indebolire la capacità della Russia di contrattaccare in quella regione.

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato la decisione con tono deciso, affermando che “i missili parleranno da soli“, in riferimento al fatto che l’uso di queste potenti armi militari potrebbe avere un impatto significativo sulla guerra in corso. Questa mossa arriva dopo mesi di pressione internazionale sugli Stati Uniti per fornire all’Ucraina armi più avanzate per combattere l’esercito russo.

La Cina, che ha sempre sostenuto una posizione di neutralità nella guerra in Ucraina, ha espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto. Dopo la decisione di Biden, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha rinnovato l’appello per una soluzione pacifica del conflitto. “La cosa più urgente è promuovere il raffreddamento della situazione il prima possibile“, ha dichiarato Lin, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco immediato e di una risoluzione politica del conflitto.

Allo stesso modo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito la decisione di Biden come un “ulteriore aumento delle tensioni” e ha avvertito che l’uso di missili a lungo raggio contro la Russia potrebbe portare a una maggiore intensificazione del conflitto. Secondo Peskov, l’invio di armi sofisticate da parte degli Stati Uniti potrebbe innescare un coinvolgimento diretto dei Paesi occidentali nel conflitto, poiché, a suo dire, gli attacchi non sarebbero operati solo dalle forze ucraine, ma anche da “specialisti militari” provenienti dagli Stati Uniti e da altri Paesi della NATO. Peskov ha anche dichiarato che questo sviluppo “potrebbe modificare radicalmente il coinvolgimento delle potenze occidentali nella guerra, aumentando il rischio di una guerra più ampia”.

Nel frattempo, le forze russe hanno intensificato gli attacchi sul territorio ucraino. Recentemente, nella città portuale di Odessa, i bombardamenti russi hanno colpito edifici residenziali, provocando almeno otto vittime e 18 feriti, tra cui un bambino. La notizia è stata confermata da fonti locali, tra cui il capo dell’ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak e il sindaco di Odessa Gennadij Trukhanov. L’attacco è stato descritto come un tentativo da parte della Russia di colpire le infrastrutture civili e aumentare la pressione sulla popolazione ucraina.

Nel contesto di queste tensioni, Donald Trump Jr., figlio del presidente eletto degli Stati Uniti, ha espresso forti critiche alla decisione di Biden di autorizzare l’Ucraina a utilizzare i missili ATACMS contro la Russia. In un post su X, Trump Jr. ha accusato il complesso militare-industriale di spingere per una guerra mondiale prima che il padre possa ottenere un accordo di pace. “Sembra che il complesso militare-industriale voglia assicurarsi di far scoppiare la terza guerra mondiale prima che mio padre abbia la possibilità di creare la pace e salvare vite. Bisogna bloccare quei trilioni di dollari“, ha scritto.

L’evoluzione della guerra in Ucraina continua a sollevare preoccupazioni a livello internazionale. Le azioni militari degli Stati Uniti, inclusa la decisione di fornire missili avanzati all’Ucraina, rischiano di intensificare il conflitto e di attirare ulteriori attori globali, in un’escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per la stabilità regionale e globale. Mentre alcuni chiedono una soluzione diplomatica urgente, come la Cina, altri temono che l’ulteriore coinvolgimento di Paesi occidentali nel conflitto possa aumentare i rischi di un conflitto più ampio e incontrollabile.

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