La Brigata Sassari ha ufficialmente passato il testimone alla Brigata Pozzuolo del Friuli nel comando dell’operazione Leonte, parte della missione Unifil delle Nazioni Unite nel sud del Libano. Il passaggio di consegne si è svolto presso la base Millevoi di Shama, in una cerimonia presieduta dal capo missione e comandante di Unifil, il tenente generale spagnolo Aroldo Lazaro Saenz. Presenti all’evento anche l’ambasciatore italiano in Libano, Fabrizio Marcelli, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, e diverse autorità civili e militari libanesi.
Nel suo intervento, il generale Portolano ha trasmesso i saluti del ministro della Difesa Guido Crosetto, sottolineando l’importanza della missione italiana in Libano dal 2006. “In questi anni, circa 29.000 militari italiani hanno operato nel paese, distinguendosi per professionalità, equilibrio e imparzialità. Il loro impegno ha contribuito significativamente alla stabilità dell’area e alla sicurezza della popolazione locale”, ha dichiarato il generale.
Il tenente generale Lazaro ha espresso grande stima per i militari italiani, evidenziando la loro dedizione nell’affrontare sfide complesse e il loro contributo essenziale al successo della missione. “Grazie alla vostra professionalità e capacità di adattamento, Unifil ha continuato a garantire la sicurezza nella regione nonostante le difficoltà”, ha affermato.
Il generale Stefano Messina, comandante uscente della Brigata Sassari, ha tracciato un bilancio del suo mandato, caratterizzato da momenti di forte tensione, tra cui l’offensiva lanciata a fine agosto dalle forze di difesa israeliane e il successivo cessate il fuoco di novembre. “In questi mesi, i caschi blu italiani hanno operato con fermezza e imparzialità, rimanendo fedeli al mandato della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU”, ha dichiarato Messina. “Abbiamo affrontato attacchi diretti alle nostre basi, che hanno causato il ferimento di numerosi peacekeepers, ma la nostra risposta è stata sempre improntata alla trasparenza e al rispetto del mandato internazionale”.
Il contingente italiano continuerà a svolgere un ruolo chiave nel monitoraggio del cessate il fuoco e nella cooperazione con le Forze armate libanesi per garantire la sicurezza e la stabilità della regione. Particolare attenzione sarà dedicata anche al supporto della popolazione locale, con interventi umanitari e progetti di cooperazione civile-militare.
La Brigata Pozzuolo del Friuli, alla sua settima missione in Libano sotto l’egida delle Nazioni Unite, assume ora il comando del settore ovest di Unifil, dove operano 3.800 caschi blu provenienti da 17 nazioni. Il contingente italiano è composto da 1.000 militari, di cui 700 appartenenti alla Brigata Pozzuolo del Friuli.
Il nuovo comandante, generale di brigata Nicola Mandolesi, ha assicurato continuità nell’impegno italiano per la pace e la stabilità del Libano, riaffermando i valori di professionalità e dedizione che caratterizzano le Forze armate italiane nel contesto internazionale.
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