(di Francesco Matera) Sui maggiori quotidiani nazionali oggi c’è la notizia della scorta del presidente del Consiglio che è intervenuta in soccorso della compagna del premier, Olivia Paladino. I fatti si sono verificati il 26 ottobre scorso quando Filippo Roma, inviato del programma televisivo le Iene, incalzava la Paladino per intervistarla sulle vicende tributarie del padre, Cesare Paladino, titolare del prestigioso Hotel Plaza di Roma. Cesare avrebbe omesso di pagare la tassa di soggiorno dei turisti al Comune di Roma per svariati milioni di euro, l’accusa è di peculato. La malcapitata Olivia assediata dal giornalista delle Iene si è rifugiata in un supermercato sotto la sua abitazione. Casualmente in quella zona vi era anche la scorta del presidente del Consiglio che è prontamente accorsa per aiutare la compagna del premier ad allontanarsi dal supermercato in tutta fretta. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano La Verità di Maurizio Belpietro il 30 ottobre scorso ed è subito seguita una denuncia alla Procura di Roma da parte della parlamentare di Fratelli d’Italia Roberta Angelilli. Le indagini per ora si indirizzano verso il reato di abuso d’ufficio da parte di Conte per aver utilizzato la scorta della Presidenza del Consiglio per motivi di carattere privato.

L’esposto presentato si sofferma sul fatto che se effettivamente la Paladino avesse usufruito di agenti della scorta del presidente del Consiglio si sarebbe verificato un uso improprio di personale con funzioni di sicurezza relative a soggetti che ricoprono funzioni pubbliche.

Nel frattempo i giudici romani hanno convocato il giornalista delle Iene per avere i dettagli dell’accaduto e spiegare le modalità in cui è avvenuta la tentata intervista poi vanificata dagli agenti della scorta.

Da Palazzo Chigi fanno sapere che vi è una relazione di servizio del ministero dell’Interno dove viene spiegato che “personale di scorta era in attività di osservazione e controllo al di sotto dell’abitazione della compagna del presidente del Consiglio perché lui era nell’appartamento. La scorta era quindi in attesa del presidente. I poliziotti si sono resi conto della concitazione a pochi metri e un addetto del supermercato ha chiesto aiuto perché c’era una signora in difficoltà”.

Tutto nella norma quindi, anzi i poliziotti avrebbero compiuto un’attività di pubblica sicurezza a favore di una cittadina italiana in difficoltà non si capisce per cosa o da cosa, che casualmente è anche la compagna del premier.

Conte denunciato per abuso d’Ufficio:”La sua scorta aiuta la compagna assediata dalle Iene”

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