Continua la guerra delle dichiarazioni tra Trump e Kim Jong-un

Trump continua a lanciare avvertimenti al dittatore Kim Jong-un che se davvero attaccherà  l’isola Usa di Guam nel Pacifico, “se ne pentirà amaramente e molto rapidamente e spero tanto che i nordcoreani abbiano capito il peso di ciò che ho detto perché quello che ho detto e ciò che intendo fare e credetemi Kim non riuscirà a farla franca dopo ciò che sta facendo”. Già questa mattina Trump, su Twitter, aveva avvertito che “le misure militari (Usa) sono state allestite completamente e pronte a colpire se la Corea del Nord dovesse agire incautamente. Speriamo che Kim Jong-un trovi un’altra strada”.

l riferimento all’isola (base militare americana nel Pacifico) è legato, invece, all’annuncio dato dai vertici militari di Pyongyang, secondo i quali, dal 15 agosto, se Kim lo vorrà, potrà decidere di lanciare quattro missili balistici a raggio intermedio Hwasong-12 per colpire le acque – non l’isola o le sue basi militari – a 30/40 chilometri da Guam, che si trova a 3.400 km dalla Corea del Nord.

Secondo quanto rivelato dagli servizi segreti americani, i nordcoreani sono riusciti a miniaturizzare una testata atomica in modo da poterla integrare in un missile balistico intercontinentale in grado di raggiungere e colpire gli USA. Per questo motivo Trump ha dato il via ad una guerra di avvertimenti e dichiarazioni a cui Pyongyang risponde dopo qualche ora con toni sempre più provocatori.

Continua la guerra delle dichiarazioni tra Trump e Kim Jong-un