Coronavirus: Ora basta, arriva l’Esercito contro i furbetti. Scuole chiuse a oltranza?

(di Massimiliano D’Elia) Ieri la giornata che ha segnato di più  l’Italia dove, con 3405 morti abbiamo superato i morti della Cina. Poi in mattinata sui social si sono susseguite  le drammatiche  immagini dei cortei delle bare della bergamasca, trasportate dai veicoli dell’Esercito. I canti degli italiani dai balconi sono terminati, oggi alle ore 11.00 tutte le radio italiane metteranno in onda l’Inno di Mameli. Un modo per urlare al mondo che gli italiani si “stringono a corte” per combattere il male comune. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella è dovuto intervenire chiamando i leader dell’opposizione per esortarli all’unità e a collaborare con il Governo. Un monito velato  da parte di Mattarella è stato dato anche al presidente del Consiglio: “meno social e più concretezza”.

Poi il drammatico appello a rimanere a casa del governatore della Lombardia Fontana che dalla regione più martoriata d’Italia, con affianco i medici venuti dalla Cina, ha implorato i suoi concittadini a fare uno sforzo in più. Gli esperti cinesi hanno evidenziato a tutti,  che le misure restrittive imposte ancora non bastano. Poi la richiesta di aiuto direttamente al premier Conte per schierare  nelle strade gli uomini dell’esercito per affiancare le forze dell’ordine. I primi soldati già ieri sono scesi in Campania e Sicilia. Oggi altre aliquote di militari raggiungeranno le altre regioni d’Italia, Lombardia in testa. Il piano prevede il rinforzo della missione  “strade sicure”, arrivando a 20mila militari dai 7300 odierni: saranno a disposizioni delle singole Prefetture per l’impiego sul territorio. II ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha confermato “piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Annate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio”.

Uno dei nodi cruciali sono i supermercati. Occorre evitare che la gente, con il pretesto della spesa, esca di casa in maniera sconsiderata. Tante le ipotesi al vaglio che vanno dall’anticipo delle chiusure nei giorni feriali alla totale chiusura dei giorni festivi.

Al vaglio ulteriori misure restrittive per passeggiate, crociere e cura degli animali

A quanto pare, in questi giorni, tutti gli italiani sono diventati atleti e amanti degli animali. Tanta la gente che esce nei parchi, nei luoghi di passeggiate per correre, ovvero per portare a spasso il proprio cagnolino. SI deciderà a breve di porre ulteriori limitazioni: sarà possibile portare il cane a spasso soltanto nelle vicinanze della propria abitazione e per gli sport all’aperto si sta valutando di non vietarli completamente ma imporre nuove limitazioni per evitare che siano la scusa per incontrare gli amici senza restrizioni. E dunque soltanto da soli e senza possibilità di effettuare soste anche se le zone sono isolate. Nuova linea anche per chi va nelle seconde case, e per questo si pensa a un divieto di spostamento tra domicilio e residenza. Da ieri sono state vietate anche tutte le corciere.

Scuole e Università

Due le opzioni per scuole e università:  rinvio breve fino al 19 aprile ovvero, quella più realizzabile, riapertura il 3 maggio.  Al ministero competente stanno pensando anche allo scenario peggiore, ovvero  che l’anno scolastico debba terminare senza che gli studenti tornino in classe. Per questo la didattica digitale di questi giorni vale come le lezioni tradizionali. Gli insegnanti, quindi, devono andare avanti col programma e valutare gli studenti per quello che fanno in questo periodo. Il ministro Azzolina per ora esclude l’allungamento delle lezioni a giugno. Per la Maturità ribadisce che l’esame si adatterà e che sta mettendo a punto una versione più leggera.

 

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