Criptovalute, Bce: “nostro parere vincolante sulla loro emissione”

Milano Finanza ha scritto su un passo importante della Bce nel contrasto alle criptovalute. Forte la necessità di sottoporre a un procedimento autorizzativo nonché a controlli nelle varie fasi di queste monete digitali. Argomento ripreso anche dal presidente della Consob Paolo Savona. La Bce sostiene che l’emissione incontrollata di queste monete può impattare sull’esercizio della politica monetaria, sul regolare funzionamento del sistema dei pagamenti, sul ruolo e sul bilancio delle banche e, in definitiva, sulla stabilità monetaria e finanziaria. Per questo motivo la Bce chiede l’introduzione di un suo parere vincolante sulle emissioni in questione. L’ideale sarebbe di intervenire con poteri autorizzatori all’ingresso nel mercato, ma anche con poteri di sorveglianza e di specifici controlli accompagnati pure con attribuzioni sanzionatone fino all’espulsione dal mercato. In sostanza, ben al di là di un potere di veto sulla operatività delle criptomonete. Occorre prevedere una Vigilanza organica che copra tutte le fasi: antecedente, concomitante e repressiva. Al primo posto deve esservi la tutela del risparmio in tutte le sue forme e la correttezza delle transazioni. Si pongono, poi, problemi di privacy e, più in generale, di riservatezza. Naturalmente, una normativa della specie esige che anche nelle altre principali aree monetarie si adottino discipline similari per evitare arbitraggi normativi e di supervisione. Sarebbe giusto che l’argomento venisse affrontato negli organismi internazionali, finanziari e non, a cominciare dal G20 di cui l’Italia ha ora la presidenza. L’introduzione di regimi di tassazione dovrebbe essere raccordata con una contestuale regolamentazione generale. Una riflessione sul ruolo delle banche centrali, soprattutto ora che è stata promossa dalla Bce una review della politica monetaria, è fondamentale. Così come si ripresenta l’esigenza di rivedere l’assetto e le funzioni delle authority europee in materia bancaria, finanziaria, assicurativa, nonché del mercato. Una riforma europea del settore sarebbe auspicabile anche per stimolare la rivisitazione in Italia delle attribuzioni delle principali autorità nel campo del credito e del risparmio, riarticolando i compiti per distinte funzioni: stabilità; correttezza, trasparenza e diligenza; concorrenza.

Criptovalute, Bce: “nostro parere vincolante sulla loro emissione”

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