Ecofin, Italia dovrà dare 5 miliardi nel 2018 e 10 miliardi nel 2019. L’eredità del Governo Gentiloni

La riunione dell’Ecofin, che ha visto la partecipazione del Ministro del Tesoro Giovanni Tria, non ha portato nessuna novità per l’Italia anzi gli esiti della stessa hanno confermato che il governo dovrà trovare 5 miliardi di euro quest’anno e altri 10 il prossimo. Nessuna correzione dello 0,3 % del Pil per l’anno 2018. Una correzione sperata dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, dovuta a diversi criteri di calcolo tra Roma e Bruxelles.

Il ministro Giovanni Tria comunque ha lasciato intendere che l’Italia rimarrà  sulle proprie posizioni. “Per quanto riguarda il 2018, noi non cambiamo gli obiettivi. Si vedrà a consuntivo se abbiamo rispettato o no l’impegno preso con la Commissione Europea; non ci sarà alcun allargamento del bilancio e nessuna restrizione, nel senso di manovra correttiva, lo abbiamo già detto”. In realtà nei giorni scorso il ministro aveva legato un’eventuale manovra correttiva autunnale all’aggiornamento del Def. L’idea ora è di rinviare tutto alla legge di Bilancio.

Alla luce della freddezza dell’Ecofin l’Italia dovrà continuare a lavorare sulla revisione della spesa pubblica a favore degli investimenti. Anche i finanziamenti  per la gestione dei migranti non potranno essere più essere calcolati nella quota extra 3% deficit.  Una battuta anche sul cigno nero, quindi sull’eventualità evocata dal ministro Paolo Savona, che un evento esterno ci spinga fuori dall’Europa, “non considero i cigni neri, altrimenti non dovrei più uscire di casa perché mi potrebbe cadere una tegola in testa”.

Per ora la tegola più minacciosa è quella della riforma della governance europea voluta da Francia e Germania, che penalizzerebbe le banche italiane e limiterebbe l’autonomia dei governi sulla politica economica. Il governo l’ha già praticamente evitata, grazie al pressing dello stesso Tria e, sul fronte della Banca centrale europea, del presidente del Parlamento europeo Tajani.

Le altre raccomandazioni dell’Ue (Commissione europea e ora Ecofin) all’Italia sono quelle di rito. Lo spostamento della tassazione dal lavoro, la riduzione di deduzioni e detrazioni fiscali, la riforma del catasto, il rafforzamento dell’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici. Poi lo spostamento della spesa per il welfare dalle pensioni alla spesa sociale.

 

Ecofin, Italia dovrà dare 5 miliardi nel 2018 e 10 miliardi nel 2019. L’eredità del Governo Gentiloni