Francia sempre più presente nel Sahel

Nel corso della visita effettuata il 22 e il 23 dicembre scorso in Ciad, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha confermato l’impegno della Francia nel Sahel con l’operazione Barkhane e il sostegno al G5 Sahel, il dispositivo militare congiunto tra Burkina Faso, Mali, Niger, Ciad e Mauritania.

Secondo quanto riferito da agenzia Nova a N’Djamena Macron ha incontrato il presidente ciadiano, Idriss Deby. Il capo dello Stato francese ha, inoltre, trascorso la sera del 22 dicembre con il contingente dell’operazione Barkhane, che schiera 4.500 militari nel Sahel. Macron ha assicurato che non verranno effettuati tagli nel settore della difesa, nonostante i dieci miliardi di euro che il governo francese ha previsto di stanziare per le misure volte a calmare la protesta dei gilet gialli.

Il titolare dell’Eliseo ha poi dichiarato che la Francia si impegnerà per sbloccare al più presto i 55 milioni di euro stanziati dall’Ue per finanziare il G5 Sahel. “Le risorse finanziarie attese non sono ancora mobilitate” ha ricordato Macron, sottolineando l’importanza di questi fondi. A febbraio scorso, a Bruxelles si sono riuniti una cinquantina di paesi che si sono impegnati a versare 400 milioni di euro per il G5 Sahel. Tuttavia, per il momento sono stati versati solamente 100 milioni di euro. Macron è intervenuto anche sulla situazione in Francia, condannando le violenze contro le forze dell’ordine che si sono verificate durante la manifestazione tenuta dai gilet gialli a Parigi il 22 dicembre scorso. 

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