Salvini: “sono pronto all’ergastolo, non cambio di un centimetro la mia posizione”

   

Il Tribunale dei ministri di Catania ha inoltrato la richiesta al Senato della Repubblica per poter procedere nei confronti del ministro dell’Interno sul caso della Nave Diciotti.

Ci riprovano. Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia. Non ho parole. Paura? Zero. Continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani. #iononmollo“.

Matteo Salvini, ha subito commentato sui social: “Sono  pronto all’ergastolo perché ho bloccato e ribloccherò la procedura di sbarco dei migranti“. E, mostrando i documenti della procedura in diretta su Facebook, ha detto: “‘Sequestro di persona aggravata e abuso dei miei poteri’, per questo rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia. Non cambio di un centimetro la mia posizione, continuo e continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani“.

“Lo rivendico, lo confesso: ho bloccato i migranti e mi dichiaro colpevole per i mesi a venire. Sono stato sequestratore una volta, lo sarò ancora. Ma nessuno sbarca”, ha detto ancora Salvini aggiungendo: “Chiedo al popolo italiano se ritenga che debba continuare a fare il ministro, esercitando i diritti e i doveri del ministro, oppure se dobbiamo demandare a questo o a quel tribunale le politiche sull’immigrazione. Il governo decide le politiche sull’immigrazione, non le Ong o privati“. “Se volete continuare ad avere questo ministro, contate sul fatto che non cambio di una virgola il mio modo di pensare, di lavorare, di agire. In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare“, ha concluso.

Trattato di Aquisgrana

Ai microfoni di “Stasera Italia”, in onda questa sera su Retequattro, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, ha poi parlato del trattato di Aquisgrana firmato da Angela Merkel ed Emmanuel Macron. Ciò sostiene il vice premier “dimostra che l’Europa esiste solo sulla carta“. “L’alleanza franco-tedesca nella Ue “non mi spaventa – ha detto Salvini – ma dimostra che l’Unione esiste soltanto sulla carta perché quando devono decidere qualcosa, lo decidono a Parigi, a Berlino e a Bruxelles… di questo gli italiani ne tengano conto. Noi contiamo di rialzare la testa anche in Europa”.

L’affondo su Macron

Quando Macron cerca di dare lezioni di generosità all’Italia e agli italiani ha sbagliato popolo e governo. Lui è in dirittura d’arrivo, noi abbiamo appena iniziato“. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, durante la registrazione del programma “Povera Patria“, che andrà in onda domani sera su Rai2. Alla domanda se abbiamo pochi amici in Europa, Salvini ha risposto: “No, l’Italia è tornata al centro, prima ci davano per scontati, decidevano a Bruxelles e poi ce lo dicevano, adesso trovano qualcuno che cerca alleanze, che dice ‘ridiscutiamo’ e ‘vediamo‘ “.

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