Tav, Salvini: “Governo avanti, a meno che i no diventino troppi”

Giuseppe Conte è a favore del No Tav. La strategia per bloccare l’opera, ovvero temporeggiare sulla decisione è quella  di provare a chiedere la revisione integrale del progetto con la Francia e con Bruxelles, con il pretesto dell’iniqua ripartizione degli oneri.

La Commissione Ue, però, ha già inviato una missiva a Telt perché proceda con i bandi. La Francia ha già  sollecitato l’Italia ad andare avanti ricordando che c’è una disponibilità dell’Ue ad aumentare i finanziamenti di oltre il 10 per cento.

Giuseppe Conte è, quindi, uscito allo scoperto: “Non sono affatto convinto che questo sia un progetto di cui l’Italia ha bisogno», ha sottolineato, lodando il lavoro dei tecnici del ministro Danilo Toninelli sull’analisi costi-benefìci, giudicata «plausibile e fondata”. Di Maio ha ringraziato il premier per le sue «parole di responsabilità».

Luigi Di Maio ha poi scritto ai suoi parlamentari: “Non sono disposto a mettere in discussione il no alla Tav”. Le strade proposte da Di Maio sono due: “O tramite una delibera del Consiglio dei ministri o tramite un atto bilaterale Italia-Francia che intervenga direttamente sul Cda di Telt”.

Per Matteo Salvini il blocco dei bandi è sconsigliabile. Salvini avvisa: “Governo avanti, a meno che i no diventino troppi”. Silvio Berlusconi già manda segnali “subliminali”, pronti a sostenere un governo tecnico con Salvini premier.

Salvini poi rincara la dose: “Nessun ministro della Lega firmerà per fermare i lavori. L’Italia vada avanti, bisogna sbloccare, aprire e scavare.

Sono intervenuti anche i governatori di Lombardia e Veneto, Fontana e Zaia, hanno avvisato: “Giusto approfondire i costi reali e chiedere di più a Francia ed Europa, ma impensabile bloccare i bandi”.

Il Quirinale cerca di controllare dall’alto la situazione. Una crisi cadrebbe alla vigilia di una probabile manovra correttiva e a pochi mesi dalla manovra 2020. In assenza di maggioranze alternative, il presidente sarebbe costretto a sciogliere le Camere.

Alla fine quasi sicuramente il presidente Sergio Mattarella chiuderà la vicenda, imponendo la linea del Si Tav.

 

Tav, Salvini: “Governo avanti, a meno che i no diventino troppi”

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