F-35 caduto in Giappone, ancora disperso. Si teme possa essere caduto nelle mani di russi o cinesi

Stati Uniti e Giappone temono che i resti dell’F-35 caduto la scorsa settimana in mare possa cadere nelle mani di russi o cinesi.

Usa e Giappone hanno coperto l’area di mare interessata con un imponente dispositivo di ricerca.  Alla ricerca partecipano velivoli P-8A Poseidon, destinati alla lotta antisommergibile, e il cacciatorpediniere Uss Stethem, equipaggiato con il potente sistema radar Aegis.

Sono intervenuti anche bombardieri strategici B-52 decollati da Guam. Gli americano, visto l’esito delle ricerche hanno attribuito al recupero del velivolo una priorità senza precedenti.

L’F-35 giapponese  si è inabissato in mare al largo del Giappone settentrionale. Lo ha confermato il giorno successivo il ministro della Difesa giapponese, Takeshi Iwaya. Il velivolo era scomparso dai radar dopo il decollo dalla base aerea di Misawa, nella prefettura di Aomori.  L’aereo stava volando assieme a quattro altri tre F-35 a circa 135 chilometri dalla base. Sulla superficie del mare sono stati rinvenuti alcuni rottami del velivolo, mentre il pilota risulta tuttora disperso.

I primi F-35A, dal costo unitario di 90 milioni di dollari, sono entrati in servizio con le Forze aeree giapponesi lo scorso anno, sostituendo i velivolo F-4.

Quello di martedì scorso è il primo incidente mortale a coinvolgere un aereo da combattimento F-35 di Lockheed Martin e Tokyo ha chiesto l’assistenza degli Stati Uniti per indagare sulle cause dell’incidente. La Difesa giapponese ha istituito una squadriglia di F-35A a Misawa il mese scorso; Tokyo intende schierare in tutto 105 F-35A, in aggiunta a 42 F-35B a decollo corto in vista della conversione delle portaelicotteri del paese.

Il Giappone, riporta Nova, ha già ordinato decine di cacciabombardieri F-35, e intende anche modernizzare la propria flotta di intercettori, in sostituzione dei velivoli Mitsubishi F-2 ed F-15J, che dovrebbero essere ritirati dal servizio attorno al 2030. Tokyo ha però recentemente rinunciato a sviluppare autonomamente un velivolo da combattimento di quinta generazione. Negli ultimi anni il ministero della Difesa aveva individuato tre alternative per sostituire il costoso velivolo derivato dall’F-16, e sviluppato autonomamente dal Giappone con l’ausilio di propulsori a reazione statunitensi. Il ministero aveva valutato l’opzione di sviluppare autonomamente un nuovo velivolo, sulla base del dimostratore tecnologico X-2 Shinshin di Mitsubishi (Atd-x); altro opzioni erano lo sviluppo di un velivolo in collaborazione con paesi alleati, o l’estensione della vita operativa degli F-2. Quest’ultima opzione, però, è stata scartata alla luce del crescente attivismo militare e la rapida modernizzazione delle Forze armate da parte di Cina e Russia.

Nei mesi scorsi il colosso aerospaziale statunitense Lockheed Martin ha formalizzato la proposta al Giappone di un futuro velivolo intercettore che dovrebbe combinare le tecnologie dei velivoli statunitensi di quinta generazione F-22 Raptor, di cui gli Usa hanno sinora vietato l’esportazione, ed F-35 Lighting II. Lockheed ha formalizzato la proposta in risposta ad una “Richiesta d’informazioni” (“Request of information”, Rfi”) da parte di Tokyo, che ha destato l’interesse di altri colossi della difesa, inclusa la britannica Bae Systems. Il progetto di Lockheed, che coinvolgerà tecnologie militari altamente sensibili, metterà alla prova l’impegno del presidente Usa Trump ad agevolare le esportazioni di armamenti verso i paesi alleati: il nuovo aereo da combattimento, infatti, “combinerà l’F-22 e l’F-35 e potrebbe essere superiore ad entrambi”, affermano le fonti. Tokyo auspicherebbe anche offerte da parte di Boeing e di BaE Systems.

Stando a fonti della Difesa giapponese, Lockheed Martin ha anche proposto che le aziende giapponesi del settore aerospaziale e tecnologico siano responsabili di oltre la metà dello sviluppo e della produzione del futuro caccia intercettore di quinta generazione. Il futuro aereo da combattimento, che Tokyo vorrebbe introdurre in servizio a partire dal 2030, sarebbe in sostanza una versione ammodernata e aggiornata dell’F-22, specie per quanto riguarda la dotazione elettronica e avionica.

 

F-35 caduto in Giappone, ancora disperso. Si teme possa essere caduto nelle mani di russi o cinesi

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