Fase 2, come si farà con i pendolari

(John Blackeye) In queste ore concitate per organizzare la fase 2 di una pandemia che non ha fasi, il Governo è impegnato a trovare soluzioni di apertura scaglionata per le fabbriche, i negozi, le attività commerciali, i cantieri e così via.

L’auspicio della popolazione è che il Governo sia consapevole che tutte queste attività produttive o commerciali, sono animate da uomini e donne che ci lavorano dentro e non sono soltanto la fonte di profitto di molti padroni e azionisti che continuano a vivere tranquilli nelle rispettive oasi felici.

La maggior parte dei lavoratori dei settori industriali e commerciali, si sposta al mattino per giungere sul posto di lavoro e lo fa prendendo treni e mezzi di trasporto pubblici.

Qualche giorno prima dell’emanazione del primo decreto del presidente del Consiglio dei Ministri in materia di restrizioni, prima che fossimo tutti lasciati in casa, le scene di ordinaria follia, ignorate da sempre dalle istituzioni erano quelle riportate da un pendolare, testimone e vittima giornaliera dei sovraffollamenti dei treni che scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri: “Anche oggi siamo arrivati in una delle tante Stazioni Ferroviarie della Linea Roma-Cassino. Siamo in attesa del Treno 7530 che ci dovrebbe portare a Roma. Siamo pendolari. A Roma ci andiamo per lavorare.  E per essere a Roma alle otto del mattino, siamo in Stazione alle 5 e 30. Si, non le sembrerà vero ma ci siamo alzati chi alle quattro, chi alle cinque del mattino.

Fuori è tutto buio. Fa freddo. Le banchine delle stazioni si riempiono pian piano di pendolari stanchi. Non è facile alzarsi alle quattro del mattino per una vita intera, ma questo è un problema che non rientra nelle Riforme paventate da decine di Governi e forse non sarà mai compreso ad alti livelli.

Comunque, nonostante tutto, nonostante la stanchezza, quasi di notte siamo sulle banchine di quei binari in attesa del Treno 7530 che parte da Cassino per Roma. Pioggia, freddo, neve e vento sono le uniche nostre certezze.

I pendolari sono tantissimi, il treno 7530 è partito da Cassino ed inizia la sua Via Crucis per le Stazioni intermedie. È una via Crucis perché il Treno è sempre insufficiente. Poche carrozze messe a disposizione dei primi, dei più fortunati. Migliaia di pendolari abbandonati nell’indecenza.

Gli altri appunto sono costretti a mettere da parte la propria dignità di uomo, di donna, di lavoratore, per sgomitare con altri poveracci che si svegliano di notte per andare a lavorare.

Si perché la scena che ogni mattina si ripropone è la stessa. Il treno si ferma nelle stazioni intermedie. I posti a sedere sono tutti esauriti. I pendolari sgomitano, si spingono, urlano per entrare nelle carrozze già piene. Nei vagoni c’è un aria irrespirabile ma la cosa peggiore è che dopo poche ore di sonno, pur pagando il biglietto o l’abbonamento, quel viaggio di un’ora o di un’ora e mezza, te lo devi fare in piedi, stipato tra migliaia di persone che hanno dovuto lasciare a casa la propria dignità per viaggiare come bestie anche oggi.

Ogni mattina è la stessa storia. Ogni mattina c’è qualcuno che chiede al Capo Treno se si può fare qualcosa, se le segnalazioni vengono fatte. Ed è ancora più atroce guardare negli occhi quei poveri funzionari delle Ferrovie che alzando le spalle e con un filo di voce ti dicono che la segnalazione viene fatta ogni giorno.

Questa è la storia del Treno 7530 Cassino-Roma, ma è la storia di tutti gli altri treni che portano a Roma o a Milano o a Torino migliaia di lavoratori, partendo dalle periferie regionali.

Sempre insufficienti per garantire il trasporto “dignitoso” di migliaia di uomini e donne.”

Come si pone questa situazione di fatto dei trasporti nazionali nella fase 2?

Disporre per legge che sui treni si debba viaggiare distanziati, sarebbe un modo per non risolvere il problema.

La domanda preoccupata di milioni di pendolari italiani è questa. Cosa ha pensato di fare il Governo per far viaggiare i pendolari in situazioni di sicurezza sanitaria su treni che normalmente sono bolge infernali?

Ci stanno pensando?

Fase 2, come si farà con i pendolari

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