Freddo in aula? Il governo pronto con un nuovo Piano per l’edilizia scolastica. Nel frattempo boom di influenza tra i bambini

Piano edilizia scolastica, il 6 dicembre la presentazione con il Ministro Valditara

Tra le emergenze in Italia si registra quella dell’inadeguatezza di moltissimi edifici scolastici che risultano al limite dell’agibilità, ai sensi delle stringenti normative di riferimento. Il Governo ha deciso, quindi, di accellerare su un nuovo Piano per l’edilizia scolastica.

Martedì 6 dicembre il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara presenterà, infatti, il Piano per l’edilizia scolastica. Interverranno il Direttore generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, Gianna Barbieri, e il Direttore generale coordinatrice dell’Unità di missione per il PNRR del Ministero, Simona Montesarchio.

Nel frattempo i bambini e i ragazzi devono affrontare i malanni di stagione a causa di un’impennata improvvisa delle temperature a fronte di alcuni ritardi nell’accensione dei riscaldamenti e dei disagi strutturali di molti plessi scolastici la cui fabbricazione risale anche a oltre 50 anni fa.

Nella cittadina di Colleferro, ad esempio, il Comune sul profilo facebook ha comunicato che l’Amministrazione ha da tempo avviato un programma volto all’efficientamento energetico degli edifici comunali e scolastici, sostituendo infissi e finestre, nonchè impianti per il riscaldamento. L’impegno ha portato ad ottenere due finanziamenti per interventi all’Istituto Scolastico Dante Alighieri e all’Asilo Nido Aladin.

Un mix micidiale: influenza stagionale e infezione da Covid

Nel mese di novembre si è ufficialmente aperta la stagione influenzale. Un consueto appuntamento con i malanni stagionali che dopo le restrizioni, il distanziamento e le mascherine per via del Covid, si è presentato prima e con una maggiore virulenza . Non solo il Covid, ma tanti virus influenzali, tra cui il sinciziale che colpiscono le vie respiratorie e stanno portando a letto migliaia di italiani. Secondo gli scienziati a rendere l’esordio dell’influenza stagionale più contagioso è il sistema immunitario che negli anni in cui le persone sono state costrette al distanziamento, alle mascherine e a evitare occasioni di ritrovo con più persone, si è ritrovato meno allenato a fronteggiare le infezioni. Complici in questa situazione anche le temperature che si sono bruscamente e improvvisamente abbassate. E così in tanti si stanno ammalando, non più solo di Covid ma anche della tradizionale influenza stagionale.

Non a caso il monitoraggio dell’istituto Superiore di Sanità, InfluNet, mostra una stagione molto più attiva rispetto a quella del 2020. Il bollettino dello scorso venerdì riportavano 9,5 casi ogni mille assistiti (la settimana prima erano 6,9). Fra i bambini al di sotto dei 5 anni l’incidenza è a 29,6 (era a 22,7). I contagi degli ultimi 7 giorni sono stati 506.200. Il totale dall’inizio della stagione è di 1,8 milioni.

Dopo due anni la stagione è partita in modo più intenso e anticipato. Siamo già in piena epidemia, nonostante il clima sia rimasto sempre mite”, ha detto a Repubblica Susanna Esposito, docente di pediatria all’università di Parma e responsabile del tavolo tecnico su malattie infettive e vaccinazioni della Sip, Società Italiana di Pediatria. La dottoressa sottolinea le difficoltà soprattutto per i bambini: “L’influenza quest’anno si manifesta con febbre anche molto alta, a volte accompagnata da vomito e difficoltà respiratorie. Notiamo più fenomeni di convulsioni, legate alla temperatura molto alta. In caso di sintomi gravi è consigliabile rivolgersi al pediatra piuttosto che affollare i pronto soccorso” consiglia Esposito. “Ci aspettavamo una stagione più intensa del passato, perché l’inverno dell’emisfero australe, che precorre il nostro, ha visto circolare molto il virus”.

Esposito raccomanda le vaccinazioni contro l’influenza: “Il Ministero offre la vaccinazione attiva e gratuita ai bambini tra sei mesi e sei anni, ma anche per gli altri è consigliato per evitare malattia, farmaci e antibiotici”, ha detto. Considerato l’imminente calo di temperature, bisognerà aspettarsi anche un nuovo picco. E per questo motivo non bisogna aspettare molto per immunizzarsi: “Il vaccino impiega 10-15 giorni per essere efficace spiega Esposito. Nei bambini al di sotto dei 9 anni che non sono mai stati vaccinati prima occorrono due dosi a 4 settimane di distanza. Il picco dell’influenza di tipo A è già arrivato, ma nella seconda parte della stagione ci aspettiamo anche un secondo virus di tipo B. Il vaccino somministrato è di tipo quadrivalente e copre entrambi”. I sintomi di Covid e influenza sono simili, solo il tampone può dare risposte certe se si è in presenza dell’uno o dell’altro.

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