(di Emanuela Ricci) Il 3 maggio scorso a Gavignano, in provincia di Roma, è stato celebrato il 135° anniversario della nascita di Padre Angelo Cerbara, primo Cappellano militare italiano morto in guerra. La Santa Messa, presso la Cappella del cimitero, è stata officiata da Mons. Sergio Siddi, Vicario Generale Militare.
Presso la tomba di Padre Cerbara è avvenuta la solenne commemorazione alla presenza delle Autorità del territorio e di tutti i cappellani militari intervenuti: don Antonio Zimbone, Cappellano militare presso il 9° Reggimento Alpini L’Aquila e don Giuseppe Graziano, Cappellano militare presso la Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso. Presenti anche il comandante della Compagnia dei carabinieri di Colleferro, Capitano Vittorio Tommaso De Lisa e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Gavignano, Luogotenente C.S. Gaetano Sodano.
A seguire si è tenuta una relazione dal titolo “Padre Angelo Cerbara: intimamemte solidale con il contesto storico, sociale ed ecclesiastico del suo tempo”, moderata da don Luca Giuliani, Cappellano militare presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila-Coppito che ha visto come relatore don Claudio Recchiuti, Cappellano militare presso la Legione Carabinieri Abruzzo e Molise.
Prossimamente a Gavignano verranno celebrati altre ricorrenze in ricordo di Padre Angelo Cerbara.
Brevi cenni storici su Padre Angelo Cerbara
Scoppiata la Grande Guerra viene comandato, col grado di tenente Cappellano, al 60° reggimento della Brigata Calabria e con i suoi fanti raggiunge l’alta Valle del Cordevole e quindi il Col di Lana.
L’atto di morte, stilato dal medico Gino Vicentini all’ospedaletto da campo n. 58, riporta la constatazione del decesso del “cappellano ten. Angelo Cerbara avvenuto il 23 ottobre del 1915 alle ore 15 a seguito di ferita da scheggia di granata a mano penetrata nel cranio dalla regione orbitaria sinistra all’occipite“. Alla presenza di alcuni tra i fanti che egli aveva accompagnato in battaglia, Don Angelo viene sepolto a Pian di Salesei. Nel luglio del 1916 il corpo di Don Angelo Cerbara viene traslato al Cimitero di Gavignano, il suo paese natale, che più tardi dedicherà al suo nome una via cittadina.
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