Ginevra: Usa e Cina trattano sui dazi

Dopo oltre dieci ore di colloqui serrati a Villa Saladin, sulle rive del lago di Ginevra, le delegazioni di Stati Uniti e Cina si sono lasciate senza dichiarazioni ufficiali, ma con una certezza: oggi il confronto riprende. L’obiettivo comune è allentare le tensioni della guerra commerciale in corso, che ha portato all’imposizione di dazi incrociati insostenibili per entrambi i Paesi: fino al 145% sulle importazioni cinesi da parte degli Usa, e al 125% su quelle americane da parte di Pechino.

La missione americana è guidata dal segretario del Tesoro Scott Bessent e dal rappresentante per il Commercio Jamieson Greer, mentre la delegazione cinese è capeggiata dal vicepremier He Lifeng, figura centrale della politica economica di Pechino. Le trattative, definite da fonti diplomatiche come “riservate” e “costruttive”, potrebbero sfociare in una sospensione temporanea dei dazi per 90 giorni e nell’apertura di un canale stabile di dialogo.

Il presidente Trump, attraverso il social Truth, ha lasciato intendere la possibilità di una riduzione dei dazi verso la Cina fino all’80%, pur confermando un livello base del 10% per tutti i partner commerciali. La Casa Bianca ha ribadito che ogni riduzione sarà valutata in base alla reciprocità. La direttrice dell’Organizzazione mondiale del commercio, Ngozi Okonjo-Iweala, ha accolto positivamente i negoziati, mentre l’agenzia cinese Xinhua ha sottolineato l’importanza del gesto, chiedendo però la revoca delle tariffe unilaterali da parte americana.

Lo scontro commerciale tra Usa e Cina ha raggiunto livelli critici, aggravato anche dalle tensioni politiche e dal nodo irrisolto del traffico di fentanyl, per il quale Trump ha imposto un dazio specifico del 20%. I restanti 125 punti percentuali derivano da controversie precedenti su sussidi statali e pratiche anticoncorrenziali.

Nel frattempo, anche l’Unione Europea guarda con attenzione al negoziato di Ginevra. Durante la scuola di formazione della Lega, il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto ha auspicato un’intesa tra Usa e Ue, sottolineando l’importanza del dialogo transatlantico e dell’apertura verso mercati emergenti come l’India. Fitto ha inoltre chiarito che i fondi di coesione europei non saranno destinati alla difesa se non su base volontaria.

Tra le dichiarazioni politiche italiane, da segnalare l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha difeso le politiche migratorie dell’era Salvini e ha sostenuto la legittimità giuridica dei Cpr in Albania. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, infine, ha annunciato che proporrà a Bruxelles un divieto generalizzato dell’uso dei cellulari nelle scuole europee.

La trattativa Usa-Cina resta comunque la priorità globale, e un segnale concreto di riduzione dei dazi potrebbe aprire la strada a una de-escalation duratura, come auspicato anche dalla direttrice del programma Cina dello Stimson Center, Sun Yun. Anche una riduzione minima delle tariffe, ha affermato, rappresenterebbe un segnale forte: “Non possono essere solo parole”.

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