Gli Stati baltici si disconnettono dalla rete energetica russa

Gli Stati baltici hanno avviato il processo di disconnessione dalla rete energetica controllata da Mosca, segnando un passo significativo verso l’indipendenza energetica. L’operatore di rete statale lituano Litgrid ha confermato che la Lituania ha iniziato la separazione alle 06:00 ora locale, con Estonia e Lettonia che dovrebbero seguire entro le 07:00 GMT.

Dopo la disconnessione, i Paesi baltici opereranno in “modalità isolata” per circa 24 ore, testando la frequenza e i livelli di potenza prima di completare l’integrazione domani nella rete europea. Questo cambiamento è il risultato di una lunga preparazione tecnologica e finanziaria, accelerata dalla crescente preoccupazione per la sicurezza energetica dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.

Le autorità baltiche hanno chiarito che la decisione di abbandonare la rete russa è motivata dal desiderio di eliminare qualsiasi strumento di pressione geopolitica da parte di Mosca. Il ministro dell’Energia lituano, Zygimantas Vaiciunas, ha dichiarato che la mossa impedirà alla Russia di usare il sistema elettrico come strumento di ricatto geopolitico.

L’integrazione con la rete europea rappresenta un traguardo strategico per i tre Paesi, che dal 2004 sono membri della NATO e dell’Unione Europea. Questo passaggio non solo rafforza la sicurezza energetica della regione, ma simboleggia anche un ulteriore distacco dall’influenza russa, consolidando la loro indipendenza politica ed economica.

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