Gli Usa si affidano al “Tiger Team” per studiare le contromosse alle minacce CBRN di Putin

Ieri il presidente Biden al vertice Nato ha detto che se la Russia utilizzerà gli agenti chimici tipo quelli lanciati in Siria “risponderemo e la natura della risposta dipenderà dalla natura del loro uso”.

Per il segretario generale della Nato, Jens Stoltenbergla retorica russa punta a cercare pretesti per preparare il ricorso alle armi chimiche”. Stoltenberg minaccia anche severe conseguenze in caso di guerra chimica in Ucraina, anche per gli effetti contaminanti sulle popolazioni dei Paesi Nato.

Gli Stati Uniti corrono ai ripari e prevengono l’irreparabile istituendo, sotto la guida del Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, una task force di esperti denominata ‘Tiger Team“, che secondo il “New York Times” si riunisce tre volte a settimana in un bunker “segreto” per discutere sulle mosse e contromosse da mettere in campo contro Putin, semmai dovesse osare con un attacco CBRN – Chimico, Biologico, Radiologico, Nucleare.

A rendere nervose le cancellerie di mezzo mondo sono le testate nucleari di Putin (oltre 4500), di cui 2000 trasportabili dai super missili ipersonici che in pochi minuti sono in grado di raggiungere le varie capitali europee senza che le stesse riescano a difendersi anche se in possesso dei più moderni sistemi antimissile. I missili ipersonici viaggiano a velocità impensabili, fino a Mach10, cioè dieci volte la velocità del suono e si alzano nell’atmosfera fino a dove l’aria è estremamente rarefatta, fanno la loro corsa, poi precipitano dal cielo direttamente sull’obiettivo. E’ impossibile intercettarli.

Le 2000 testate nucleari citate sono di dimensioni compatte, hanno un particolare materiale bombabile, il plutonio e sono di potenza limitata, da 1 a 2 chiloton. Ogni mini testata è in grado di radere al suolo città di 100mila persone.

Con un Putin sempre più all’angolo sulla scena internazionale ma anche all’interno, la minaccia dell’utilizzo di armamenti non convenzionali si fa sempre più concreta e la Nato fa quel che può: per ora ha deciso di inviare in Ucraina medici ed equipaggiamenti per la difesa CBRN.

Gli Usa si affidano al “Tiger Team” per studiare le contromosse alle minacce CBRN di Putin

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