Il Covid-19, starebbe perdendo la sua forza, il risultato di una scoperta scientifica italiana

Il professore Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-lsv) per via di una scoperta scientifica ha detto: “Sì, il nuovo Coronavirus sta perdendo forza”.

Nel laboratorio di Microbiologia dell’Assi Spedali Civili a Brescia, da lui diretto, è stata isolata una variante di virus Sars-CoV-2 meno potente, più buona. Specifica il professore Caruso: Mentre i ceppi virali che siamo stati abituati a vedere in questi mesi, che abbiamo isolato e sequenziato, sono bombe biologiche capaci di sterminare le cellule bersaglio in 2-3 giorni questo per iniziare ad attaccare ha bisogno minimo di 6 giorni, il doppio del tempo”. 

La notizia specifica il Quotidiano Nazionale sarà oggetto di pubblicazione scientifica, ma lo studioso vuole anticipare la notizia per lanciare un messaggio di speranza. 

Queste varianti virali più attenuate sono il futuro della probabile evoluzione di Covid-19, evidenzia con una nota di entusiasmo il virologo.

È tanto vero che sta perdendo forza – sottolinea Caruso, che ogni giorno vediamo tamponi naso-faringei positivi non più in modo forte, bensì debole”

Questa è la prova molecolare di infezioni molto leggere, quasi inapparenti. Il professore evidenzia che si vede il virus in dosi molto, molto ridotte. È successo però che mentre ultimamente arrivano tutti tamponi con bassa carica virale è capitato uno con carica molto alta e la cosa ci ha stupiti. Una sorpresa ancora più grande considerando che questo soggetto era asintomatico. 

Siamo dunque andati a isolarne il virus, scoprendo che in coltura era estremamente più debole dei precedenti. Mettendolo cioè a contatto in vitro con cellule buone da aggredire, non riusciva nemmeno a ucciderle tutte. Anzi, anche solo per cominciare ad attaccarle necessitava di almeno 6 giorni, contro le 48-72 ore sufficienti ai classici ceppi per finire tutte le cellule a disposizione. 

Ma Caruso lancia un monito: “Non sappiamo se e quanto circoli questa variante, possiamo però dire che qualcosa sta succedendo”. 

Questa evoluzione l’hanno annunciata anche colleghi di Hong Kong sulla rivista ‘Emerging Microbes & Infections’. Trattasi di uno studio molto ben fatto – evidenzia Caruso – in cui hanno documentato la minore aggressività di questi virus in vitro e in vivo, sugli animali. Gli autori hanno osservato che queste varianti presentano grosse alterazioni genetiche e anche noi, che stiamo procedendo ai test genetici, speriamo di vedere altrettanto. 

Con l’arrivo della stagione estiva questi virus tendono a scomparire per motivi che ancora oggi non conosciamo di preciso, come pure non sappiamo perché partono a novembre-dicembre, conclude il professor Caruso.

 

Il Covid-19, starebbe perdendo la sua forza, il risultato di una scoperta scientifica italiana