(di Maurizio Giannotti) Lo sviluppo di unmanned sempre più efficienti richiede una costante ricerca di soluzioni d’avanguardia per realizzare droni aerei subacquei o terrestri sia per scopi civili che militari; questa attività comporta l’approfondimento ed il costante aggiornamento di molteplici discipline, tra cui la Biomimesi.

Questa recente disciplina analizza i processi biologici e biomeccanici presenti in Natura che possono suggerire nuove soluzioni o migliorie per quanto riguarda le attività umane in genere, una vera e propria correlazione tra biologia e tecnologia.

La biomimetica (Biomimetics or Biomimicry,) è lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come Modello (Model), Misura (Measure), e come Guida (Mentor) della progettazione degli oggetti e dei manufatti tecnici.” [Wikipedia]”

Ad esempio, la biomimetica animale è una branca che tra le tante cose ha permesso la realizzazione dell’Insetto drone HighTech – Elettronico-Radiocontrollato per uso interno ed esterno, lo studio delle meduse ha ispirato mini droni subacquei e la biomimetica vegetale molti anni fa ha ispirato il tessuto Velcro.

Un tema così vasto impone di capire meglio ed è così che ho sentito la necessità di approfondire la conoscenza del mondo degli insetti e indotto a cercare di capire meglio il comportamento di alcuni esseri come le formiche ed ho scoperto che i primi studiosi  consideravano la società delle formiche come la forma ideale di società da cui ricavare soluzioni ai problemi umani.

Le formiche continuano ad essere un modello di scelta per lo studio delle domande sull’evoluzione dei sistemi sociali a causa delle loro complesse e varie forme di Eusocialità (organizzazione sociale). La loro diversità e importanza negli ecosistemi li ha resi anche componenti importanti nello studio della biodiversità e della conservazione. Recentemente, le colonie di formiche sono state studiate e modellate per la loro rilevanza nell’apprendimento automatico , nelle reti interattive complesse , nella stocasticità delle reti di incontro e interazione , nel calcolo parallelo e in altri campi di calcolo. Mirmecologia “- https://it.qaz.wiki/wiki/Myrmecology

L’eusocialità  è il più alto livello di organizzazione sociale che si individua in alcune specie animali. Il termine eusociale (dal greco eu – buono)  creato nel 1966 da Suzanne Batra, trovò nel 1971 un significato più profondo grazie a Edward O. Wilson. 

E.O.Wilson, sociobiologo e importante naturalista di fama mondiale, ci dice che l’ eusosocialità è espressa da caste di individui lavoratori anatomicamente distinti come le formiche, le api, altri insetti, ragni, e…dalla specie umana.

In pratica  una colonia di formiche agisce come un unico organismo in cui le formiche divise per caste svolgono il ruolo dei vari organi per il funzionamento di un…Superorganismo.

“L’idea di una società coesa e solidale, retta da regole inflessibili, dove ciascuno ha un compito ben definito e nulla è lasciato al caso – simile dunque a un meccanismo perfetto che si muova sulla scena globale come un tutt’uno -, ha sempre affascinato i filosofi, e spesso gli insetti sociali sono stati assunti come modello anche per gli umani. Saggiamente, nel celebrare “la bellezza, l’eleganza e la stranezza delle società degli insetti”, Hölldobler e Wilson si astengono da arbitrarie, quanto scontate, estrapolazioni sociopolitiche e restano saldamente ancorati all’ambito che è loro più congeniale, quello della natural history, la biologia sul campo. A differenza dei biologi di orientamento teorico-sperimentale, condividono infatti il gusto per l’osservazione della natura e la minuziosa raccolta di dettagli, unicamente motivati dalla passione per il proprio soggetto. E di questa indagine è frutto “Il superorganismo”, destinato a modificare radicalmente il nostro modo di guardare le società degli insetti. Protagoniste sono, ancora una volta, le formiche. Presso questi animali prodigiosi – come presso gli altri insetti “eusociali”, api e termiti – la divisione del lavoro è così rigorosa da non risparmiare neppure i neonati o la funzione riproduttiva: da un lato la regina madre e gli inoffensivi maschi addetti all’inseminazione, dall’altro la casta delle operaie sterili dedite alla cura della prole regale o impiegate in missioni ad alto rischio.” https://www.libraccio.it/libro/9788845925603/bert-h%c3%b6lldobler-edward-o.-wilson/superorganismo.html

Procedendo con l’approfondimento, sembra che i geni influenzino il comportamento sociale delle formiche perché   La regolazione epigenetica è un meccanismo fondamentale che controlla la variazione nell’espressione genica. Include l’editing dell’RNA e la metilazione del DNA, e potrebbe mediare l’imprinting genomico; argomenti virtualmente sconosciuti negli insetti sociali.” 

E ancora:

“L’eusocialità è la complessa organizzazione della socialità animale, definita dalla cura cooperativa della prole e dalla divisione del lavoro secondo caste riproduttive e non riproduttive. A differenza della socialità umana che dipende da elementi culturali, gli insetti eusociali come formiche, api, vespe e termiti si sono evoluti attraverso la selezione naturale. Le teorie evolutive enfatizzano la forza della cooperazione per ottenere livelli più alti di organizzazione, e le tendenze corruttive dei livelli inferiori della selezione che mantengono tratti egoistici.

Il progetto GENTS (“Genome evolution in attine ants”), finanziato dall’UE, ha studiato un modello di insetto sociale ben conosciuto, le formiche tagliafoglie. Gli scienziati del progetto hanno studiato i meccanismi epigenetici che mantengono e regolano i meccanismi a livello di genoma che permettono l’espressione condizionale dei geni e l’espressione dei tratti egoistici da parte di individui all’interno delle società. Per questa attività un programma di ricerca pionieristico in biologia evolutiva (Centro per l’Evoluzione Sociale, Università di Copenaghen) si è unito all’eccellenza cinese nel sequenziamento del genoma (BGI Shenzhen). GENTS si è concentrato sulla regolazione epigenetica della differenziazione in caste e sull’editing dell’RNA nella formica tagliafoglie Acromyrmex echinatior. Poiché i meccanismi epigenetici regolano la funzione genica, il progetto mirava a chiarirne il ruolo nella regolazione dell’espressione genica nel cervello per le tre caste di femmine di A. echinatior. Gli scienziati hanno scoperto che l’editing dell’RNA era pervasivo in molti geni espressi nei cervelli delle piccole operaie, delle grandi operaie e delle regine vergini. In oltre 800 geni esistevano oltre 10 000 eventi di editing dell’RNA. Questi geni con editing dell’RNA erano arricchiti funzionalmente per neurotrasmissione, ritmo circadiano, risposta termica, splicing dell’RNA e biosintesi degli acidi carbossilici. Un’importante scoperta di GENTS sono stati i livelli differenziati di editing degli stessi siti tra caste. Ciò suggerisce che l’editing dell’RNA potrebbe essere un meccanismo generico che regola il comportamento delle caste nelle formiche dopo che il codice genetico è stato trascritto. Per la prima volta GENTS ha esplorato e portato avanti in modo significativo la nostra comprensione della regolazione dell’editing dell’RNA nelle specie di insetti eusociali”

https://cordis.europa.eu/article/id/165852-genes-affecting-social-behaviour-in-ants/it

A questo punto, pur  trovando l’argomento molto interessante mi sono fermato perché mi ha assalito un dubbio che nasce da tutto quello che da più di un anno a questa parte ci sta accadendo.

E’ forte la sensazione che quanto stiamo sopportando per far fronte alla pandemia in realtà ci sta spingendo verso un “nuovo mondo”, i nostri decisori ce lo ripetono giorno dopo giorno appoggiati dai media che non perdono l’occasione per ricordarci che tutto non sarà più come prima.

Gli stessi spot pubblicitari, fateci caso, sono orientati in tal senso; improvvisamente ovunque le decisioni socio-economico-politiche sembrano incomprensibili e non si capisce se sono frutto di errori e incapacità oppure se si tratta di una vera strategia, un piano ben studiato una sorta di neoglobalizzazione che mira alla trasformazione della società umana in un superorganismo come quello delle formiche.

Ricordiamoci che, anche se in forma più rozza, questa era l’idea di società che aveva il comunismo al tempo di Stalin; il comunismo è solo lo spunto perché oggi, a mio parere, da tempo esiste un’oligarchia planetaria con un potere inimmaginabile, quello che ci vuole per portare a compimento un piano così complesso.

Il Covid19 sembra essersi presentato nell’agosto-settembre 2019 e poco più di un anno dopo andiamo incontro ad una vaccinazione planetaria con l’uso di più farmaci sperimentali a base di molecole di mRNA che devono essere assorbite nel citoplasma delle cellule e avviare la sintesi delle proteine Spike (s.e. & o.).

Ho esternato il mio pensiero che è anche uno stato d’animo, può sembrare azzardato e gli scienziati avranno molto da ridire ma tant’è e domando:

ma siamo sicuri ?

Il Superorganismo

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