Nel Regno Unito, oltre 10.000 tra marinai, soldati e aviatori sono stati dichiarati inidonei al combattimento per motivi medici. Questa cifra rappresenta circa un quinto delle Forze armate regolari britanniche.
Inoltre, quasi 15.000 militari sono considerati idonei solo per missioni che soddisfano specifici criteri, come operazioni in ambienti con temperature moderate o in assenza di esposizione a rumori intensi.
Forti in Inghilterra sono pertanto le preoccupazioni per la riduzione delle dimensioni delle Forze armate, dove si prevede che l’organico scenderà al di sotto dei 70.000 militari nel prossimo anno.
Questa situazione si inserisce in un contesto di riduzione degli organici complessivi delle Forze armate britanniche, che tra il 1° ottobre 2022 e il 1° ottobre 2023 hanno registrato una diminuzione del 3,9%, pari a 7.440 effettivi. In particolare, il British Army è sceso a 75.983 militari in servizio permanente effettivo.
Il Ministero della Difesa ha riconosciuto la necessità di affrontare queste sfide, ammettendo lacune nella preparazione alla guerra, tra cui infrastrutture e magazzini insufficienti per le munizioni, capacità medica operativa limitata e supporto inadeguato per le attrezzature dei veicoli corazzati.
Il ministro delle Forze Armate, James Heappey, ha sottolineato l’urgenza di reinvestire in settori precedentemente dismessi, affermando che il Ministero della Difesa ha “molto lavoro da fare per recuperare la prontezza di cui abbiamo goduto durante la guerra fredda, e di cui abbiamo bisogno anche adesso”.
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