Italia ospiterà il vertice GCAP con Giappone e UK possibile ingresso di Arabia Saudita e Canada

A maggio, i ministri della Difesa di Italia, Giappone e Regno Unito si incontrano per discutere l’espansione del programma GCAP, con possibili nuovi partner come Arabia Saudita e Canada

di Antonio Di Ieva

Il prossimo maggio, l’Italia sarà il fulcro di un’importante discussione internazionale sulla difesa aerea del futuro. Il nostro Paese ospiterà il vertice dei ministri della Difesa di Italia, Giappone e Regno Unito, i tre partner del Global Combat Air Programme (GCAP), un progetto ambizioso che punta a sviluppare un caccia di sesta generazione entro il 2035. Questo incontro non solo rafforza il ruolo dell’Italia nella scena della difesa globale, ma potrebbe anche segnare l’espansione del programma con l’ingresso di nuovi partner come Arabia Saudita e Canada.

Secondo fonti governative riportate dal quotidiano giapponese “Nikkei”, il ministro della Difesa giapponese, Gen Nakatani, visiterà Roma per incontrare i suoi omologhi italiano, Guido Crosetto, e britannico, John Healey. L’obiettivo è consolidare il progetto GCAP e valutare l’adesione di Arabia Saudita e Canada, due nazioni che stanno manifestando grande interesse nel programma. Riad, in particolare, potrebbe contribuire finanziariamente e acquistare il nuovo caccia, mentre il Canada, già partner dell’alleanza di intelligence Five Eyes, sembra un candidato naturale per unirsi al consorzio.

Il GCAP non è solo un progetto di innovazione tecnologica, ma rappresenta anche un’opportunità strategica per l’Italia. La nostra industria aerospaziale, con aziende come Leonardo, gioca un ruolo chiave nello sviluppo del caccia, garantendo il mantenimento di competenze di alto livello e creando nuove opportunità nel settore della difesa. Inoltre, la collaborazione con Giappone e Regno Unito rafforza la posizione dell’Italia nello scacchiere internazionale, proiettandola in un’alleanza strategica che guarda al futuro della sicurezza globale.

Il GCAP si inserisce in un contesto di forte competizione internazionale. Il programma europeo Future Combat Air System (FCAS), guidato da Francia, Germania e Spagna, punta a sviluppare un caccia simile, ma ha subito ritardi e difficoltà nella definizione del suo assetto industriale. Negli Stati Uniti, il Next Generation Air Dominance (NGAD) prevede la creazione di un caccia di sesta generazione, con la Boeing che si è aggiudicata il contratto per lo sviluppo del velivolo F-47, come annunciato dal Presidente Trump dallo Studio Ovale, successore dell’F-22 Raptor.

Anche la Cina e la Russia non stanno a guardare. Pechino sta lavorando sul J-36, un velivolo avanzato che potrebbe rivoluzionare il concetto di superiorità aerea, mentre Mosca sviluppa il MiG-41 (o PAK DP), un intercettore ipersonico progettato per operare a quote estremamente elevate. Infine, la U.S. Navy sta lavorando al programma F/A-XX per dotarsi di un nuovo caccia stealth imbarcato.

Il nuovo incontro di Roma non sarà solo un momento di confronto tra i partner del GCAP, ma anche un’opportunità per l’Italia di consolidare il suo ruolo di attore chiave nello sviluppo della difesa aerospaziale. Se l’ingresso di Arabia Saudita e Canada dovesse concretizzarsi, il programma ne uscirebbe rafforzato, con maggiori risorse finanziarie e un ampliamento della rete industriale coinvolta.In un mondo sempre più competitivo sul piano della sicurezza e dell’innovazione tecnologica, il GCAP rappresenta una scommessa strategica per l’Italia e i suoi partner. Il vertice di maggio potrebbe segnare un nuovo capitolo per l’aviazione militare globale, con il nostro Paese in prima linea nella definizione del futuro dei caccia di sesta generazione.

Italia ospiterà il vertice GCAP con Giappone e UK possibile ingresso di Arabia Saudita e Canada