Bossi, si con Berlusconi, il Paese non vuole quello lì di sinistra

Bossi ha parlato per circa 45 minuti, assente Salvini. E rispondendo alle domande del giornalista del Fatto Quotidiano Davide Vecchi, ha subito rotto gli indugi sulle alleanze: “Sono certo che si fara’ l’accordo con Berlusconi”. Secondo Bossi, “Renzi ci ha portati verso il disastro: con lui 100 mila aziende hanno chiuso i battenti”. E cosi’ “in un momento in cui il Paese e’ in grossa difficolta’, occorre che venga uno che capisca di economia”. Berlusconi appunto. Una crisi, secondo Bossi, talmente acuta che “il nord per la prima volta non e’ piu’ in grado di dare soldi a nessuno”. In argomento pensioni, Bossi ha poi stigmatizzato il comportamento di Boeri dell’Inps: “Continua a parlare: pensa di essere il ministro del Lavoro…”. Ed e’ proprio per avere toccato le pensioni che – ha precisato Bossi – fece cadere il Governo Berlusconi, ma “oggi non lo rifarei: perche’ se va via Berlusconi, arriva questo tipo di sinistra”. Dell’ex cavaliere ha detto che e’ una persona con cui “si puo’ trattare: accetta di parlare e di cambiare idea; poi se ti da’ la parola, la mantiene. Fu cacciato da Napolitano perche’ diede voti a me per il federalismo fiscale”. Quando l’argomento e’ scivolato su Salvini, Bossi ha detto che “uno diventa quel che vuole diventare. Non ho mai imposto blocchi: servono spazi liberi per avanzare”. Ma sulle candidature a premier, “se fossi Salvini, chiederei di essere vicepremier”. Questione di esperienza. Il candidato premier dovrebbe pero’ essere “o uno della Lega o Berlusconi. Maroni va bene”. In merito ad Alfano, il cui nome e’ stato accompagnato da fischi dalla piazza, Bossi ha precisato che “le difficolta’ le avra’ semmai Berlusconi: non vedo difficolta’ per noi. Faccio alleanza sui programmi, su come si sviluppa il Paese”. Per quanto riguarda Tosi, “penso che nella Lega bisogna smettere di litigare”. Infine l’unico da salvare a sinistra: “Bersani e’ una persona per bene, uno che mantiene la parola. Quando i magistrati mi condannarono poco tempo fa, poi lo incrociai nella buvette e mi disse: ‘Non solo la Padania ma l’Italia sa che sei onesto.

Foto Biografieonline

Bossi, si con Berlusconi, il Paese non vuole quello lì di sinistra

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