Di Maio ad Autostrade, “vostra richiesta penali fa incazzare di più la gente”

La polemica politica dopo la decisione del governo di revocare la concessione ad Autostrade dopo il crollo del ponte Morandi a Genova è sempre viva. Il vicepremier Di Maio conferma  che ‘lo Stato non pagherà penali’ e dice, ‘nello Sblocca Italia nel 2015 fu inserita di notte una leggina che prolungava la concessione a Autostrade in barba a qualsiasi forma di concorrenza. Si è fatta per finanziare le campagne elettorali. A me la campagna non l’ha pagata Benetton e sono libero di rescindere questi contratti’.

La replica di Renzi: ‘Chi dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente  un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. Chi ha sbagliato deve pagare. Dire: ‘Revocare la concessione’ fa aumentare i like, ma governare è più complicato’.

Di Maio afferma che il governo non dovrà pagare nessuna penale. “I venti miliardi di penale si devono pagare quando si straccia un contratto senza motivazione. Qui non abbiamo avviato la procedura in maniera immotivata. Se la motivazione è giusta, e per ora ci sono quasi 40 morti, non credo che vadano pagate penali, anche perché farebbero “incazzare” ancora di più tutte le persone che in questo momento vogliono giustizia non solo a Genova ma in tutt’Italia”. Poi ha annunciato: “Adesso desecretiamo i contratti delle concessioni autostradali. I cittadini non lo sanno ma quei documenti sono secretati e anche noi facciamo fatica a conoscerli”.

Da parte sua, l’altro vicepremier, Matteo Salvini, ha criticato la presa di posizione di Atlantia sulle conseguenze economiche della revoca della concessione. “Atlantia riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli italiani in caso di revoca della concessione da parte del Governo dopo la strage di Genova. Dall’alto dei loro portafogli pieni chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro che devono pagare. Il resto non ci interessa: se il governo ieri ha stanziato 5 milioni di euro, fossi in loro metterei sul tavolo 500 milioni. Mettano mano al cuore e al portafoglio”. Non solo: per Salvini è necessario rivedere tutto il sistema delle concessioni in Italia.

Secondo quanto riferito da un portavoce della Commissione, “sulla sicurezza delle infrastrutture stradali sul Trans-European transport network (Tent) – e il ponte Morandi rientra in questa rete europea – nel caso sia gestita da un operatore privato, è il concessionario ad avere la responsabilità della sicurezza e della manutenzione della strada”.

Nel frattempo il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato che sarà rivista la circolare ministeriale e “le ambulanze non pagheranno più il pedaggio né per i servizi d’urgenza come avviene adesso né per quelli ordinari. La concessione va rivista. Quello che avviene è paradossale, anche in questi giorni le ambulanze pagano i trasporti ordinari”.

 

 

 

 

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