La truffa del “finto figlio”: denunciati un 49enne e un ventenne

Dopo mesi di indagini, i carabinieri hanno individuato e denunciato i presunti responsabili di una truffa che ha visto un anziano raggirato con il classico schema del “finto figlio”. Vittime di questo raggiro sono spesso persone anziane, ingannate da messaggi che simulano richieste d’aiuto da parte di familiari. In questo caso, la trappola è scattata con un semplice messaggio WhatsApp:

“Papà, ho perso il telefono. Mandami subito dei soldi per prenderne uno nuovo, girali su questa carta Postepay.”

L’anziano, preoccupato per quella che sembrava un’emergenza, ha immediatamente effettuato un bonifico di 965 euro verso la carta indicata nel messaggio. Solo successivamente si è reso conto di essere caduto vittima di una truffa e ha denunciato l’accaduto ai carabinieri.

Gli investigatori, attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, delle transazioni bancarie e dei movimenti sospetti, sono riusciti a risalire ai due presunti responsabili: una donna di 49 anni residente a Somma Vesuviana, intestataria della carta Postepay su cui è stato effettuato l’accredito, e un ventenne, risultato essere il destinatario finale del denaro. Quest’ultimo, pur non avendo precedenti specifici, è stato identificato come l’effettivo utilizzatore del numero di telefono usato per contattare la vittima.

L’indagine ha permesso di ricostruire il modus operandi del raggiro e ha portato alla denuncia dei due truffatori per frode aggravata in concorso. Il caso si inserisce in un quadro più ampio: nei giorni scorsi, un altro episodio analogo è stato registrato nell’hinterland napoletano, dove un 33enne è stato denunciato per una truffa ai danni di una donna di Gaeta, avvenuta con lo stesso stratagemma.

Le autorità sospettano che dietro queste truffe possa esserci una rete più ampia, legata alla criminalità organizzata campana, che sfrutta tecniche sempre più sofisticate per raggirare le vittime, in particolare gli anziani. I carabinieri continuano le indagini per individuare eventuali complici e prevenire nuovi episodi. Nel frattempo, le forze dell’ordine raccomandano massima prudenza: in caso di richieste sospette di denaro via messaggio, è fondamentale verificare sempre l’identità del mittente prima di effettuare qualsiasi pagamento.

Poliambulatorio Medical System a Montelanico

Subscribe to our newsletter!

La truffa del “finto figlio”: denunciati un 49enne e un ventenne

| RM30 |