ll Centrosinistra trionfa in Emilia Romagna e Umbria e il PD rafforza la sua leadership

di Emanuela Ricci

Le elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria hanno segnato una netta vittoria per il centrosinistra, con il Partito Democratico (PD) protagonista di un risultato definito “straordinario”, così ha commentato il voto la segretaria Elly Schlein. Mentre in Emilia Romagna la vittoria era ampiamente prevista, il colpo di scena arriva dall’Umbria, dove Stefania Proietti ha strappato la guida regionale al centrodestra di Donatella Tesei.

Nonostante il successo del PD, il dato più allarmante è stato l’astensionismo. In Emilia Romagna, ha votato appena il 46,42% degli aventi diritto, un calo significativo rispetto al 67,27% delle precedenti regionali. Anche in Umbria la partecipazione è scesa al 52,3%, ben al di sotto del 64,69% della consultazione precedente. Questo fenomeno conferma una crescente disaffezione degli elettori verso la politica, nonostante la durata del voto su due giorni.

In Emilia Romagna, Michele de Pascale ha ottenuto il 42,90%, doppiando Fratelli d’Italia (23,80%). In Umbria, Stefania Proietti ha registrato un 31,08%, superando nettamente il 19,49% di Fratelli d’Italia. Questi numeri consolidano il PD come il principale motore delle alleanze del centrosinistra, capace di competere efficacemente contro il dominio del partito di Giorgia Meloni.

La segretaria del PD, Elly Schlein, ha dichiarato: “Uniti si vince”, sottolineando l’importanza della coalizione che ha unito PD, Movimento 5 Stelle e il gruppo di Matteo Renzi. Giuseppe Conte, leader dei 5 Stelle, ha lodato la “vittoria strepitosa” di Proietti, indicando come la destra possa essere battuta con un progetto credibile.

Nel fronte del centrodestra, Fratelli d’Italia registra un calo rispetto alle europee e politiche, mentre Forza Italia supera la Lega in entrambe le regioni. Matteo Salvini ha commentato laconicamente: “Gli elettori hanno sempre ragione”. Giorgia Meloni ha riconosciuto la sconfitta e auspicato collaborazione con i nuovi governatori.

Questa tornata elettorale segna una riflessione profonda per il centrodestra, che deve fare i conti con un centrosinistra compatto e una crescente difficoltà nel mantenere il consenso. D’altra parte, il PD emerge come il perno delle coalizioni progressiste, dimostrando che l’unità può fare la differenza in competizioni decisive.

Michele de Pascale ha lanciato un appello alla premier per un “patto repubblicano” per il bene dell’Emilia Romagna, mentre i risultati consolidano il PD come forza trainante della politica italiana nel panorama del centrosinistra.

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