Scintille tra governo e una parte del mondo della scuola dopo il caso di un liceo lombardo che ha rifiutato la visita dell’Associazione Nazionale Bersaglieri
di Emanuela Ricci
Nel giorno della Festa della Repubblica, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta con toni fermi sulla polemica nata attorno al rifiuto di un liceo scientifico di Magenta, in Lombardia, di ospitare un incontro con l’Associazione Nazionale Bersaglieri. Un gruppo di docenti ha contestato l’iniziativa, giudicando la presenza dei militari “in contrasto con i valori educativi della scuola”. Ma per la premier, si tratta di un atteggiamento inaccettabile.
“Non celebriamo il 2 giugno come un fatto museale. Celebriamo questa festa per ricordarci che quello che abbiamo, qualcuno lo ha costruito. Lo dico anche rispetto a certi professori che sostengono che i Bersaglieri siano divisivi: è anche grazie a loro se oggi abbiamo una nazione. È grazie a chi si è sacrificato per costruirla, e forse questo dovremmo insegnarlo ai nostri giovani”.
Giorgia Meloni, 2 giugno 2025 – Fori Imperiali, Roma
Un caso politico nato in aula
La vicenda ha avuto origine da una lettera inviata da alcuni insegnanti al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, nella quale esprimevano preoccupazione per il protocollo tra il Ministero e l’Associazione Nazionale Bersaglieri. Secondo i docenti, l’ingresso dei Bersaglieri nelle scuole trasmetterebbe messaggi non coerenti con la funzione educativa delle istituzioni scolastiche. L’iniziativa, però, rientrava in un più ampio progetto nazionale per promuovere la cultura della Difesa tra le nuove generazioni. L’associazione, storicamente legata alla battaglia di Magenta del 1859 – tappa simbolica del Risorgimento italiano – è spesso coinvolta in attività commemorative e divulgative rivolte agli studenti.
Reazioni istituzionali: Crosetto e Tota in difesa dei Bersaglieri
La risposta del Governo non si è fatta attendere. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di “pregiudizio ideologico” e ha espresso “piena solidarietà” ai Bersaglieri.
“È un caso isolato – ha affermato Crosetto – ma preoccupante, perché sembra voler sopprimere il confronto democratico e la libera conoscenza. Incontrare realtà come quella dei Bersaglieri è un’opportunità educativa per conoscere valori fondamentali come il servizio, la disciplina e l’amore per la Repubblica”.
Dura anche la reazione del presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, il generale Giuseppenicola Tota:
“È una cosa tristissima, mai successa prima. Riceviamo inviti da tutta Italia. Il nostro messaggio è sempre stato accolto positivamente: parliamo di famiglia, generosità, spirito di sacrificio. Siamo i primi a intervenire in caso di calamità”. Tota ha ricordato anche l’imminente commemorazione del capitano Giuseppe La Rosa, medaglia d’oro al valore militare, morto in Afghanistan per salvare i propri compagni. “Un esempio di eroismo che dovrebbe unire, non dividere”.
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