Meloni difende i Bersaglieri: “Inaccettabile escluderli dalle scuole. E’ grazie a loro se abbiamo una Nazione”

di Emanuela Ricci

Nel giorno della Festa della Repubblica, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta con toni fermi sulla polemica nata attorno al rifiuto di un liceo scientifico di Magenta, in Lombardia, di ospitare un incontro con l’Associazione Nazionale Bersaglieri. Un gruppo di docenti ha contestato l’iniziativa, giudicando la presenza dei militari “in contrasto con i valori educativi della scuola”. Ma per la premier, si tratta di un atteggiamento inaccettabile.

Un caso politico nato in aula

La vicenda ha avuto origine da una lettera inviata da alcuni insegnanti al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, nella quale esprimevano preoccupazione per il protocollo tra il Ministero e l’Associazione Nazionale Bersaglieri. Secondo i docenti, l’ingresso dei Bersaglieri nelle scuole trasmetterebbe messaggi non coerenti con la funzione educativa delle istituzioni scolastiche. L’iniziativa, però, rientrava in un più ampio progetto nazionale per promuovere la cultura della Difesa tra le nuove generazioni. L’associazione, storicamente legata alla battaglia di Magenta del 1859 – tappa simbolica del Risorgimento italiano – è spesso coinvolta in attività commemorative e divulgative rivolte agli studenti.

Reazioni istituzionali: Crosetto e Tota in difesa dei Bersaglieri

La risposta del Governo non si è fatta attendere. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di “pregiudizio ideologico” e ha espresso “piena solidarietà” ai Bersaglieri.

“È un caso isolato – ha affermato Crosetto – ma preoccupante, perché sembra voler sopprimere il confronto democratico e la libera conoscenza. Incontrare realtà come quella dei Bersaglieri è un’opportunità educativa per conoscere valori fondamentali come il servizio, la disciplina e l’amore per la Repubblica”.

Dura anche la reazione del presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, il generale Giuseppenicola Tota:

“È una cosa tristissima, mai successa prima. Riceviamo inviti da tutta Italia. Il nostro messaggio è sempre stato accolto positivamente: parliamo di famiglia, generosità, spirito di sacrificio. Siamo i primi a intervenire in caso di calamità”. Tota ha ricordato anche l’imminente commemorazione del capitano Giuseppe La Rosa, medaglia d’oro al valore militare, morto in Afghanistan per salvare i propri compagni. “Un esempio di eroismo che dovrebbe unire, non dividere”.

Parata del 2 giugno 2025.

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