Mondiale, Gruppo pro Isis minaccia attentati. Diffuso video con stadi in fiamme. Mosca alza al massimo gli standard di sicurezza

   

Minacce ad alto impatto dello Stato islamico ai Mondiali di Russia 2018. In un video diffuso dal sito on line del ‘Daily Star’, i jihadisti promettono “un massacro che non e’ mai stato visto prima nella storia”. Quattro minuti di immagini, analizzate dal Middle East Media Research Institute, mostrano alcuni ordigni che esplodono dentro e intorno allo stadio olimpico di Soci, mentre un drone dell’Isis sorvola gli spettatori. Il gruppo terroristico afferma nel video che alcuni suoi jihadisti si trovano in Russia e stanno pianificando attacchi da compiere proprio durante i mondiali. Una delle immagini mostra esplosioni all’interno di uno stadio e la didascalia: “Sarà un massacro mai visto prima nella storia”. Un’altra mostra un terrorista in piedi all’interno dello stadio Luzhniki di Mosca, mentre afferra per i capelli la stella del calcio argentino e mondiale Lionel Messi, in ginocchio e con la tuta arancione dei prigionieri destinati alla decapitazione.

Nel resto del video, pubblicato da un canale di propaganda legato all’Isis accanto alle consuete minacce già in passato diffuse dalla propaganda Isis in occasione di grandi eventi sportivi, non mancano questa volta anche minacce dirette al presidente russo: “Putin miscredente, pagherai il prezzo dell’uccisione di musulmani”. Le autorità russe hanno rassicurato calciatori, fan e membri delle delegazioni nazionali sul fatto che la Russia ha preso misure di sicurezza “senza precedenti” e si è preparata a tutti i possibili scenari, inclusi attacchi terroristici e prese di ostaggi. Uno speciale regime di sicurezza è in vigore, in particolare, nelle città ospitanti la Coppa del Mondo e nei centri che ospitano le varie squadre partecipanti. Migliaia di agenti di polizia e militari dell’esercito, della marina e dell’aeronautica sono stati schierati sul territorio e resteranno in stato d’allerta fino al termine della competizione. Le autorità, inoltre, hanno bandito il sorvolo dei droni e ulteriori restrizioni sono state imposte alle manifestazioni pubbliche. Migliaia di telecamere di sorveglianza sono state installate per monitorare tutte le attività legate al mondiale.

Importanti i dettagli forniti dall’analista militare, Dott. Franco Iacch. “Mosca ricorda ancora quanto avvenuto il 6 gennaio scorso quando uno sciame di 13 droni attaccò le basi di  Hmeymim e Tartus. I 12 stadi sono stati di fatto “sigillati”. Oltre ai sistemi elettronici di disturbo, Mosca ha schierato sistemi Pantsir-S1, con un duplice scopo. Non a caso i siti specializzati in lingua russa parlano da giorni del nuovo Terminator 3 su telaio Armata. Il T-3 è stato sviluppato per contrastare i droni mantenendo inalterata la capacità di ingaggiare bersagli aerei e terrestri. Tale tecnologia sperimentale è stata probabilmente implementata sui Терминатор 2 posti a protezione degli stadi. I T-2 sono asset concepiti per le aree urbane. Per intenderci: un Терминатор 2 da 44 tonnellate, armato con due cannoni da 30 millimetri 2A42, due lanciagranate AGS-17, 4 missili anticarro Ataka-T ed una mitragliatrice pesante su telaio del T-72 non teme alcun tipo di Monster V-Bied.

Per descrivere il nuovo munizionamento anti-drone del Terminator 3 i russi utilizzano la frase боеприпасы «земля-воздух» с изменяемой траекторией che potremmo tradurre come “munizioni terra-aria a traiettoria variabile”. Non è chiaro se saranno proiettili (molto probabile) o missili (economicamente non vantaggiosi). E’ la strategia di logoramento Enormous overkill. Basterà a fermare la minaccia?

Articolo analista militare, Dott. Franco Iacch.

Category: MONDO