Dossier Libia: già si pensa al vertice di Roma dopo quello di Palermo

Dopo Palermo, già si pensa ad un nuovo vertice dedicato alla sicurezza da tenersi a Roma. L’agenda dei lavori in Sicilia prevedeva confronti tra le delegazioni guidate da Fayez al Sarraj, Khalifa Hartar, Águila Saleh e Khalid Al-Mishri, sul cosiddetto «security track», ovvero la gestione della sicurezza a Tripoli e in Libia.

Il programma di Palermo prevedeva, quindi, un confronto contestuale di tutte e quattro le delegazioni coi partner internazionali, poi dopo gli ultimi sviluppi si andrà verso il formato bilaterale. I partner internazionali ascolteranno singolarmente le quattro delegazioni. L’attrito si era registrato con il capo del Consiglio di Stato Al-Mishri membro della Fratellanza musulmana considerata da Haftar formazione terrorista alla pari di Al Qaeda.

Palermo, scrive La Stampa, si risolverebbe quindi in una conferenza per dare vita a due nuove conferenza quella di Roma e quella patrocinata dallOnu che si terrà in Libia tra circa 200 rappresentanti della società civile nazionale come annunciato due giorni fa da Ghassan Salame.

Palazzo Chigi ostenta ottimismo specie sul sostegno del Consiglio di sicurezza Onu, ed è vero che è confermata la presenza dei capi di Stato o di governo di quasi tutti i paesi limitrofi, come Ciad, Niger, Tunisia e Algeria, oltre alla presenza al più alto livello di Grecia e Malta. Ma la Russia sarà presente con il vice ministro degli Esteri Mikhail Bogdanov e gli Usa col sottosegretario David Satterfield. Sarraj da parte sua vuole fare il pieno di sostegni prima di sbarcare in Trinacria, recandosi in particolare da Recep Tayyip Erdogan ed Emmanuel Macron.

 

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