Incendio Libia, Haftar, “Italia e’ nostro nemico”

Libya Observer riporta che il Generale Khalifa Haftar ha detto che “la crisi di Tripoli non dovrebbe andare più a lungo e liberare la capitale libica è inevitabile”.
Parlando ai leader tribali di Bengasi, ha dichiarato  che avrebbe “liberato” Tripoli attraverso un piano ben strutturato per porre fine a quella che chiamava la regola delle “milizie”.
Ha rivelato di avere contatti con alcune “milizie” per aiutarli a uscire dal paese e avviare attività all’estero.
“Ma se decidi di tornare a casa, sarai perseguito”, ha detto ai leader della “milizia”, ​​promettendo di aiutarli a stabilirsi all’estero attraverso le ambasciate libiche.
“Non faremo più silenzio sulle attuali situazioni a Tripoli”, ha promesso.
Nel suo discorso, il signore della guerra ha criticato l’Italia dicendo “ci sono persone che la lodano molto nonostante la consapevolezza che l’Italia è un nemico per noi”.
“Adorare l’Italia e attuare le loro richieste è un vero problema”, ha osservato.
Haftar ha respinto l’attuale bozza di costituzione dicendo “è un disastro e deve essere sostituita”.
La bozza di costituzione impedisce ad Haftar di candidarsi alle elezioni presidenziali del paese. Secondo la bozza, il presidente della Libia non deterrà una doppia cittadinanza e, in tal caso, dovrà averla rinunciata cinque anni prima della data delle nomine alla presidenza.
Haftar possiede una cittadinanza americana oltre alla sua nazionalità libica.
Invece di approvare una costituzione permanente nel paese, ha promesso il proprio sostegno alle elezioni per porre fine all’attuale crisi, minacciando di non riconoscere i risultati se si fossero rivelati “ingiusti”.

Incendio Libia, Haftar, “Italia e’ nostro nemico”

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