Russia, ponte con Crimea quasi terminato

   

Completata la posa dell’arco ferroviario del controverso ponte che dovrà unire la Crimea con la Russia. Lo riferisce il Guardian, spiegando che l’arco da 6000 tonnellate è stato posizionato ad una altezza di 35 metri sopra il mare in un’operazione che ha coinvolto centinaia di operai. Si tratta di un passo chiave per completare il ponte, che dovrebbe essere aperto l’anno prossimo al traffico stradale e nel 2019 a quello ferroviario. La costruzione avrà importanti risvolti pratici per la Crimea, ma ha anche una forte valenza simbolica in quanto sottolinea la determinazione russa a mantenere il controllo su questo territorio strappato con un colpo di mano militare all’Ucraina nel marzo 2014. Collegata all’Ucraina da un piccolo istmo, la Crimea è separata dalla Russia dallo stretto di Kerch che connette il mar Nero con il mare di Azov. Dopo l’annessione russa, che non è stata riconosciuta a livello internazionale, la Crimea si è trovata letteralmente isolata. Chiuso il confine con l’Ucraina, tutti rifornimenti arrivano dalla Russia in aereo o in battello. Con i suoi oltre 19 chilometri, il ponte sarà il più lungo di tutta la Russia. Di quest’opera si era cominciato a parlare negli anni Trenta del secolo scorso, ma i progetti sono sempre stati abbandonati a causa dei costi e delle difficoltà tecniche in un’area geografica difficile a causa del frequente maltempo.

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