Trump in soccorso della May per una soft Brexit. In settimana a Helsinki l’incontro con Putin e nuovi dazi per l’Europa

Trump si era complimentato in settimana quando Boris Johnson, il ministro degli Esteri si era dimesso perché contrario alla soft Brexit. Una dichiarazione che Downing Street non aveva gradito che i tabloid inglesi puntualmente avevano ripreso e dato in pasto all’opinione pubblica.

Una vicenda che stava minando l’incontro con Theresa May. Trump come spesso ci ha abituati, invece, ha fatto marcia indietro e in conferenza stampa congiunta difronte ai cronisti ha detto che è stata una “fake news” e che “ha trascorso  più tempo insieme che nei due anni precedenti, ci siamo conosciuti meglio, ho capito che donna speciale è la premier. A cena abbiamo parlato soltanto tra noi, era quasi imbarazzante per le altre persone sedute al nostro tavolo”.

Insomma Trump è andato in soccorso della May poiché  il piano per una soft Brexit  sarà sottoposto al voto del parlamento britannico, dove i conservatori minacciano di farlo bocciare.

“A me va bene qualsiasi accordo voglia fare Theresa May sulla Brexit, qualsiasi cosa farà, a noi va bene, ci basta solo poter avere rapporti commerciali con voi”, ha detto Trump. “Chiedo solo che l’accordo permetta a Stati Uniti e Gran Bretagna di firmare un patto indipendente di libero commercio”. E la premier ha ribadito che la sua Brexit realizzerà il mandato del referendum: “Usciremo dalla Ue, metteremo fine all’immigrazione incontrollata e potremo fare patti con chi vogliamo”.

Il presidente americano ha anche ammesso  di avere dato alla May “suggerimenti brutali” su come negoziare con la Ue. Trump ha parole severe  per l’Unione Europea, ribadendo che la Ue “dovrà cambiare” politica commerciale verso l’America o sarà costretta a “pagare un alto prezzo”: un’altra minaccia di guerra dei dazi. E aggiunge che “l’immigrazione è stata molto negativa per l’Europa, sta cambiando la vostra cultura, non è politicamente corretto dirlo, ma è così, una situazione molto triste, non buona per l’Europa, non buona per tutto l’occidente”.

Poi si è parlato del summit a Helsinki con Putin. “Parto senza alte aspettative, ma potrebbero esserci grandi risultati”, dice Trump. “Avere buone relazioni con la Russia è importante. Discuteremo di Siria, terrorismo e del problema per me più importante, la proliferazione nucleare”.

 

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