USA: fake news investono Trump, dalle testate nucleari al licenziamento del suo Chief of Staff

   

USA: TRUMP, AUMENTARE TESTATE NUCLEARE? PURA FAKE NEWS 

Donald Trump definisce con un twitt, pura finzione le nuove rivelazioni della Nbc, secondo le quali il presidente, durante una riunione con i vertici militari, avrebbe chiesto un consistente aumento del numero di testate atomiche dell’arsenale nucleare americano. La fake NBCnews ha inventato la notizia che io volevo decuplicare l’arsenale nucleare. Pura finzione, inventata per screditare, ha scritto su Twitter, paragonando la Nbc alla Cnn, altra emittente accusata di diffondere notizie false riferite al Presidente Trump, che ha anche avanzato l’idea che si possa ritirare loro l’autorizzazione a trasmettere. Con tutte le fake news che vengono fuori dalla Nbc e dai network fino a che  punto è giusto contestare la loro licenza?, ha scritto in un’altro tweet affermando che il loro comportamento è “un male per il Paese“.

I consigli dell’amico di sempre, Tom Barrack

Io glielo dico sempre: non mi piace questa retorica. Così Tom Barrack, il magnate arabo americano che è amico di Donald Trump da oltre 30 anni e continua ad essere uno dei suoi principali confidenti, rivela che, a differenza di tanti “yes men” che circondano il presidente, in questi mesi non ha esitato a dirgli quando sbaglia o quando è rimasto “scioccato e stupito” da suoe dichiarazioni o tweet su questioni controverse come il muslim ban o il muro con il Messico. “Lui pensa che deve essere leale verso la sua base, ma io gli continuo a dire ‘ma chi è la tua base? non hai una base naturale, la tua base ora è l’America ed il mondo, mostra loro chi sei veramente, secondo me migliore di questo”, ha raccontato in un’intervista al Washington Post il fondatore della Colony Capital, compagnia immobiliare e di investimenti proprietaria dell’ex impero dell’Aga Khan in Costa Smeralda fino alla vendita alla Qatar Holding. E sono stati proprio gli stretti rapporti di Barrack con il Qatar a creare delle tensioni con Trump  quando il presidente si è schierato con l’Arabia Saudita nel condannare l’emirato come “finanziatore del terrorismo. Non ti devi mischiare, suggeriva Barrack, che – con un nonno immigrato negli Stati Uniti da una cittadina allora siriana ora libanese – ha una profonda conoscenza dei Paesi arabi ed ha aiutato la Casa Bianca ad organizzare il viaggio di Trump in Arabia Saudita. E il presidente avrebbe alla fine ascoltato i consigli dell’amico di 30 anni – che è stato uno dei principali finanziatori della sua compagna elettorale e presieduto il comitato per l’inaugurazione – offrendo, lo scorso settembre, la sua mediazione al Qatar per ricucire la crisi. Smentendo quello che generalmente si crede, Barrack assicura che TRUMP ” è molto bravo ad ascoltare quando gli si dice che sbaglia” ma il problema è che “la gente non ha il coraggio di farlo”. Nei giorni scorsi, il Post ha scritto che secondo alcuni dell’entourage di Trump il nome di Barrack circola come possibile nuovo chief of staff della Casa Bianca se anche John Kelly dovesse rinunciare all’incarico. Ma il presidente ha smentito con un tweet ogni voce su una possibile uscita di scena del suo, secondo, chief of staff, accusando la macchina delle fake news di essersi “rimessi al lavoro.

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