Si involve, avvicinandosi al momento di rottura, lo stallo che ha fatto seguito alle elezioni di settembre in Germania. Dopo le elezioni del 24 settembre, infatti e, dopo che i socialdemocratici si erano rifiutati di riproporre la gross Koalition, il governo a tre, cosiddetto Giamaica, era l’unica formula che poteva dare alla Merkel una maggioranza parlamentare stabile.
Il leader del partito liberale (FDP), Christian Lindner ha abbandonato il tavolo della trattativa con Cdu, Csu e Verdi, tenutosi lo scorso 19 novembre. La Merkel, sottolineando come l’immigrazione sia stata centrale nei negoziati politici e stigmatizzando l’atteggiamento del FDP, ha affermato: “Io credo che si sarebbe potuto trovare il filo per arrivare a una soluzione, purtroppo non abbiamo potuto completare i colloqui esplorativi. Mi dispiace che non si sia arrivati a un accordo”. Informerò il Presidente e vedremo cosa succede”.
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, si è riunita, a mezzogiorno di oggi al palazzo Bellevue con il presidente del paese, Frank-Walter Steinmeier, a cui deve comunicare il fallimento dei negoziati con i liberali e i verdi per formare una coalizione di governo.
Spetta adesso al presidente del Paese, secondo la Costituzione tedesca, proporre al Bundestag un candidato al cancellierato, questi, per essere eletto, deve ricevere il sostegno di una maggioranza assoluta dei deputati in un primo e secondo voto, da tenere entro quattordici giorni dal primo. Nel terzo scrutinio il candidato può essere eletto a maggioranza semplice e il presidente, nell’arco di sette giorni, ha la possibilità di nominarlo o di sciogliere il Parlamento, convocando elezioni entro sessanta giorni.I liberaldemocratici hanno segnalato che potrebbero sostenere un governo di minoranza costituito dal blocco CDU-CSU e dal partito dei Verdi.