Il naufragio del Bayesian ha sollevato numerosi interrogativi e ha attirato l’attenzione internazionale per i segreti che il relitto potrebbe custodire. Il veliero di 56 metri, appartenente al miliardario britannico Mike Lynch, è affondato a causa di una tempesta e alla presunta superficialità del suo equipaggio, provocando la morte di sette persone. Lynch era noto per la sua carriera nel campo della cybersecurity e per i legami con le agenzie di intelligence di vari Paesi, come MI5, NSA e Mossad.
L’aspetto più intrigante della vicenda riguarda due hard disk super-crittografati che Lynch teneva sempre con sé. Questi dispositivi, ora dispersi sul fondale marino, potrebbero contenere dati di estrema importanza per la sicurezza nazionale di diversi Paesi. Si ipotizza che al loro interno vi siano informazioni su operazioni segrete e tecnologie di cybersecurity, potenzialmente in grado di interessare potenze come la Cina e la Russia. In particolare la Darktrace acquisita in aprile dalla società di private equityThoma Bravo, sede a Chicago con alcuni dei Servizi più importanti del mondo.
In seguito all’affondamento, sono state rafforzate le misure di sicurezza intorno al sito del relitto, con la presenza di una nave militare e squadre di sommozzatori che continuano le operazioni di recupero e di vigilanza di attrezzature e materiali dal fondale. Non sarebbero stati interessati i nostri 007 oppure i carabinieri dell’antiterrorismo del Ros. Tuttavia, la vera preoccupazione degli inquirenti è prevenire possibili tentativi di recupero da parte di attori stranieri, che potrebbero voler ottenere i dati contenuti negli hard disk di Lynch. Russi e cinesi sarebbero interessati al recupero di questi due hard disk.
La vicenda si intreccia anche con la morte sospetta di Stephen Chamberlain, socio di Lynch, deceduto due giorni prima del naufragio in un incidente stradale nel Regno Unito. Chamberlain era a conoscenza dei segreti di Lynch e delle sue aziende, alimentando ipotesi di un legame tra le due tragedie.
Infine, gli inquirenti hanno confermato che alcune delle vittime sono morte per asfissia all’interno di una bolla d’aria formatasi nelle cabine, mentre restano dubbi sui motivi della morte di Lynch e sua figlia, per i quali si attendono ancora i risultati degli accertamenti tossicologici per stabilire se siano stati drogati.
Non a caso sono morti tutti coloro che erano interessati nella vausa miliardaria tra il magnate inglese e il colosso americano Hp sul software Autonomy. Presenti sulla Bayesian il testimone chiave Bloomer, il presidente di MorganStanley e l’avvocato di Lynch, Morvillo. Erano tutti a conoscenza dei segreti di Autonomy, Darktrace e dei rapporti con le intelligence occidentali. Probabilmente la verità su questa vicenda non verrà mai a galla ma rimarrà relegata a 60 metri sui fondali del mare italiano.
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