Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è intervenuto alla presentazione del progetto per il nuovo carcere di San Vito al Tagliamento, partecipando anche a un sopralluogo nel cantiere in cui sono stati avviati i lavori per la realizzazione dell’istituto penitenziario.
Parlando della nuova struttura come di un vero e proprio modello, il Guardasigilli ha ricordato che il problema del sovraffollamento carcerario si può risolvere principalmente attraverso la riqualificazione delle caserme dismesse (nel caso specifico l’ex caserma “Fratelli Dall’Armi”). Inoltre questo progetto realizza altri due “sogni” di Nordio: la rieducazione dei detenuti attraverso lo sport all’aperto e attraverso il lavoro.
Entrambe le attività saranno consentite all’interno dell’istituto attraverso un razionale posizionamento di appositi “moduli”, che non solo libereranno spazi da utilizzare, ma risponderanno anche alle esigenze di sicurezza di un territorio a rischio sismico, sia pure moderato, come quello pordenonese.
Per quanto riguarda l’attività lavorativa e la preparazione professionale dei detenuti, il percorso di reinserimento potrà proseguire anche dopo l’uscita dal carcere, grazie al progetto “Recidiva Zero” che il Ministero della Giustizia sta attuando in primo luogo con il coinvolgimento del Cnel e dei soggetti del terzo settore.
https://www.youtube.com/embed/f9kLs1EiGaA?si=LM4QXllWyv6iVBuA Quanto ai numeri e agli obiettivi da perseguire, ne hanno parlato nel corso dei loro interventi il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e la viceministro per l’ambiente, Vannia Gava, oltre al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini (da remoto), alle autorità degli enti locali e ai tecnici.
La trasformazione in carcere dell’ex caserma militare ‘Fratelli Dall’Armi’, realizzata sul finire degli anni ’50 e ormai dismessa da oltre vent’anni, consentirà la riqualificazione di oltre 50mila metri quadri di territorio, con un costo previsto di circa 60 milioni. Il nuovo istituto sarà ultimato entro il 2026, reso operativo nel 2027 e potrà ospitare 300 detenuti.
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