Open Arms accetta il porto di Minorca e chiede mezzi all’Italie e Spagna per il trasferimento

In un’intervista alla radio ‘Cadena Ser’, la vicepremier spagnola Carmen Calvo lamenta la posizione della Open Arms: “Gli abbiamo offerto ogni tipo di aiuto, cure mediche, cibo. Non capiamo la posizione di Open Arms. Capiamo che la situazione è critica per l’incertezza e la disperazione; però una volta che hanno un porto sicuro e i migranti sanno dove andare, chiunque capisce che non c’è alcun problema“.

La  proposta risale che risale a ieri, fatta alla Ong di dirigere la nave verso il porto di Algeciras. Di fronte al rifiuto, perché considerato troppo lontano -circa 7 giorni di navigazione -, la Spagna ha proposto un porto più vicino, a Minorca (solo 1000 km di stanza da Lampedusa)

La ong Open Arms ha, quindi, accettato l’offerta dell’Italia di accompagnare la nave della Ong spagnola fino al porto di Minorca

I funzionari  del ministero dell’Interno  italiano starebbero già studiando una soluzione che prevede l’utilizzo di navi militari per trasferire i migranti in Spagna, come accadde l’anno scorso per la Aquarius. Anche il ministro dei Trasporti  Toninelli ha messo “a disposizione la Guardia Costiera, pronta ad accompagnare l’ong verso il porto spagnolo per far sbarcare lì tutti i migranti“.

La notizia è stata confermata da Riccardo Gatti, head of mission dell’Ong spagnola Proactiva Open Arms e direttore di Open Arms Italia: “Se davvero un accordo è stato trovato, è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro“, ha detto laOpen Arms riferendosi alla possibilità di uno sbarco in Spagna.”.

Il capo missione di ‘Open Arms’, Riccardo Gatti, ha proposto, quindi,  il trasferimento dei migranti fino in Spagna a bordo di un aereo e ha detto:  “Per dare dignità ai naufraghi, potrebbero trasferirli a Catania e da lì in aereo portarli a Madrid. Abbiamo provato ad affittare un Boeing per 200 persone per portarli da Catania a Madrid e verrebbe 240 euro a passeggero”. E ricorda che un anno fa, “per la soluzione della vicenda Aquarius, si sono spesi 250mila euro per la nave della Guardia Costiera e dall’altra nave neanche si è saputo il costo“.

Rivolgiamo un appello agli Stati membri e alle Ong a collaborare per trovare una soluzione che funzioni e che permetta uno sbarco immediato delle persone a bordo” della Open Arms. Così la portavoce dell’Esecutivo comunitario Natasha Bertaud ricordando tuttavia che la “Commissione europea non ha competenza sui porti di sbarco“. La portavoce ha inoltre spiegato che il commissario Dimitris Avramopoulos nei suoi contatti con gli Stati membri degli ultimi giorni ha sollevato anche la questione della Ocean Viking.

Nel frattempo  gli ispettori sanitari saliti sulla Open Arms, su incarico  della Procura di Agrigento, hanno certificato che le condizioni igienico-sanitarie del personale a bordo non è tale da dichiarare un’emergenza.

Non possiamo mettere a rischio la sicurezza di tutte queste persone, devono essere sbarcati subito perché siamo in una situazione di emergenza umanitaria“, aggiunge Laura Lanuza, direttore della comunicazione di Open Arms, che ha inviato “una richiesta urgente per poter entrare nel porto di Lampedusa”.

Salvini:”Incredibile e inaccettabile, organizzano crociere turistiche e decidono loro dove sbarcare??? Io non mollo, l’Italia non è più il campo profughi d’Europa“.

 

Open Arms accetta il porto di Minorca e chiede mezzi all’Italie e Spagna per il trasferimento

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