Il cordoglio di Presidente, Cda e Direttore dell’Istituto
Il Presidente Gabriele Fava, i membri del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e l’intero Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, avvenuta nei giorni della Pasqua: momento cruciale per la cristianità. La sua figura, simbolo di umiltà, coraggio e dedizione, ha segnato un’epoca, con gesti e documenti epocali guidando milioni di persone, credenti e laici, con una fede vissuta con autenticità e misura. Papa Francesco ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi e dei più fragili, diffondendo un messaggio di speranza e solidarietà che ha toccato i cuori in tutto il mondo. Il suo magistero, sempre attento alle problematiche sociali e alla difesa dei diritti dei lavoratori e delle persone più fragili ha rappresentato anche per INPS uno stimolo.

“Con Papa Francesco si chiude una fase alta della coscienza collettiva. Un tempo in cui la guida spirituale si è fatta anche guida civile, capace di parlare a credenti e non credenti, con autenticità, rispetto e visione. Ha riportato al centro del dibattito pubblico la dignità della persona, il valore del servizio, la forza della misericordia. Ha mostrato che il potere, se non si fa prossimità, resta vuoto. Che scegliere la fragilità non è un limite, ma un atto di responsabilità. Oggi la sua voce si ferma, ma resta il segno: un’eredità morale e culturale che ci accompagnerà nel tempo. Il suo pontificato si chiude. La sua lezione resta.”, così il Presidente dell’INPS, Gabriele Fava, commentando la scomparsa del Pontefice.
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