Haspel, la CIA tornerà allo spionaggio tradizionale

Gina Hasplel, direttore della “Central Intelligence Agency” degli Stati Uniti, nella sua prima apparizione pubblica, ha annunciato che la CIA tornerà allo spionaggio tradizionale contro gli stati stranieri e si concentrerà meno sull’antiterrorismo e contro gli attori non statali.

Gina Haspel è entrata a far parte della CIA nel 1985. Cresciuta professionalmente ricoprendo vari ruoli, diventa vice direttore del National Clandestine Service e successivamente viene nominata vice direttore della CIA nel 2017.

Nel maggio di quest’anno è diventata la prima direttrice dell’Agenzia, nonostante alcuni contrasti sorti a causa del suo ruolo di capo di una struttura sotto copertura della CIA (il cosiddetto “sito nero”) in Tailandia e dal comportamento del personale dell’Agenzia che, sotto il suo comando, praticava ai terroristi detenuti un interrogatorio utilizzando tecniche ritenute troppo dure tra cui il “waterboarding”.

Haspel, intervenendo all’Università di Louisville, da dove si è laureata in lingue e giornalismo nel 1978, rivolgendosi al pubblico presente ha dichiarato che intende riportare l’Agenzia alla raccolta di informazioni tradizionali contro gli “attuali e potenziali avversari dello stato-nazione” e lontano dalle operazioni di antiterrorismo contro gli attori non statali che, dopo l’11 settembre 2011, ha monopolizzato l’operato dell’Agenzia.

Riempire le attuali “lacune di intelligence” su paesi come la Russia e la Cina sarà “una priorità strategica” per la CIA, ha affermato Haspel, aggiungendo che l’Agenzia cercherà di “affinare la propria attenzione”. concentrarsi sugli avversari dello stato-nazione”.

Haspel, nel suo intervento, ha parlato anche della Cina, affermando che Pechino stava “lavorando per diminuire l’influenza degli Stati Uniti” ed espandere la propria autorità “oltre la propria regione, in paesi come l’Africa, l’America Latina, le isole del Pacifico e l’Asia meridionale”.

L’Agenzia cercherà di espandere la sua presenza all’estero – ha poi aggiunto il direttore Cia – aumentando il numero dei suoi ufficiali “di stanza all’estero” selezionati tra coloro che conoscono le lingue straniere come cinese, arabo, turco, francese e spagnolo.

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