Hossameldin Antar, presunto jihadista, va ai domiciliari

Hossameldin Antar, 37 anni, condannato in  appello a tre anni e otto mesi per terrorismo è stato scarcerato e ha ottenuto gli  arresti domiciliari. L’uomo, detenuto nel carcere di  massima sicurezza di Rossano, ha quindi raggiunto la sua  famiglia a Cassano d’Adda (Milano).

I giudici di secondo grado, lo scorso maggio, avevano ridotto le pene inflitte ai tre presunti  terroristi appartenenti a una cellula che operava tra la Liguria e  Brescia.

La corte d’assise d’appello di Genova aveva condannato  a 4 anni (6 anni in primo grado) Tarek Sakher, algerino di 35  anni. Pene ridotte a 3 anni e otto mesi ciascuno, e reato  riqualificato in apologia del terrorismo, per i due fratelli  egiziani Abdelhakim, 44 anni, e Hossameldin Antar 37 (6 anni e 5  anni in primo grado).

Secondo l’accusa, l’organizzazione era responsabile della diffusione di materiale  jihadista e curava lo spostamento di combattenti dal Nord Africa in territorio  siriano e in Libia per conto dello Stato Islamico.

Secondo quanto accertato durante le indagini, Sakher era in contatto con una cellula  europea ed era pronto a compiere un attentato. Abdelhakim , il maggiore dei  fratelli egiziani, aveva invece il compito di reclutare i combattenti .

Durante i controlli effettuati dai militari, nel telefonino di Sakher erano presenti scene di  uccisioni, bambini soldati, le foto dei membri del commando  responsabile degli attentati a Parigi, ma soprattutto il  giuramento di fedeltà all’Isis, da recitare prima di ogni  assalto.

Ma erano stati i messaggi ritrovati sul cellulare a far scattare i sospetti sull’uomo, Sakher in diversi messaggi inviati ad altri fondamentalisti, a loro volta in contatto con i responsabili degli attentati in Europa, aveva scritto di essere pronto ad immolarsi per Allah.

Hossameldin Antar, presunto jihadista, va ai domiciliari