Presunte tangenti elicotteri in India. Depositata impugnazione contro assoluzione Orsi e Spagnolini

Reuters ha riportato che  la procura generale di Milano e le parti civili dell’Agenzia delle Entrate e del ministero della Difesa indiano hanno depositato oggi l’impugnazione davanti alla Corte di Cassazione della sentenza bis di assoluzione emessa dalla Corte di Appello di Milano nei confronti degli ex AD di Finmeccanica e AgustaWestland Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini, nell’ambito del procedimento sulle presunte tangenti per l’appalto da 560 milioni di euro per 12 elicotteri all’India nel 2010.

Lo hanno riferito fonti giudiziarie e legali, precisando che l’impugnazione, il cui termine scadeva oggi, è stata presentata sia dal sostituto pg Gemma Gualdi, sia dall’avvocato dello Stato Maria Gabriella Vanadia per l’Agenzia delle Entrate, sia dall’avvocato Francesca Rolla dello studio Hogan Lovells e dal suo sostituto processuale avvocato Roberto Losengo per il ministero indiano.

Sull’esito della vicenda, ricordano fonti legali, incombe in ogni caso la prescrizione che dovrebbe intervenire a fine 2019 inizio 2020.

Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini erano  stati assolti dalla terza corte di Appello di Milano nel processo  in Italia che li vedeva imputati per corruzione internazionale e false fatturazioni. Secondo i giudici “non vi è prova sufficiente che i fatti sussistano”.

Si trattava della sentenza di appello bis per i due ex manager del gruppo della Difesa. La procura generale di Milano aveva chiesto la conferma della prima condanna di appello, a 4 anni e 6 mesi per Orsi e a 4 anni per Spagnolini, tenendo conto però che uno degli episodi contestati è caduto in prescrizione. Le difese avevano, invece, chiesto l’assoluzione dei due imputati. La prima condanna in appello era stata annullata con rinvio da parte della Corte di Cassazione.

Il processo di primo grado nei loro confronti era poi iniziato il 19 giugno 2013 al tribunale di Busto Arsizio, con sentenza arrivata il 9 ottobre 2014. Il tribunale li assolse dall’accusa di corruzione internazionale e li condannò a due anni per le false fatturazioni. Il primo processo di appello era arrivato a conclusione il 7 aprile 2016. Quella sentenza aveva in parte riformato quella di primo grado, condannando Orsi e Spagnolini rispettivamente a 4 anni e 6 mesi e a 4 anni per entrambi i reati contestati.

Nel dicembre 2016, tuttavia, la corte di cassazione ha annullato con rinvio quella sentenza, motivando la sua decisione con il fatto che alcune testimonianze che in primo grado erano state lette come favorevoli agli imputati, in secondo grado, invece, erano state viste come contrarie e usate per condannarli anche per il reato di corruzione, senza risentire i testimoni. Era  stato così celebrato un secondo processo di appello, che si era concluso con una sentenza di assoluzione, impugnata oggi dall’Agenzia delle Entrate e dal Ministero della Difesa Indiano.

 

 

 

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