Brexit: Tusk, commercio sarà più complicato e costoso; May le “linee rosse” sulla Gran Bretagna restano in piedi; Davis ancora tante aree di differenza tra GB e UE

Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in occasione della presentazione delle linee guida dell’UE in Lussemburgo, sulla questione Brexit, ha sottolineato che l’intento non è quello di costruire un muro tra l’Ue e la Gran Bretagna, ma che Londra sia un caro amico e partner dell’UE.

Date le “linee rosse” del Regno Unito, la Brexit porterà sicuramente a frizioni nei rapporti commerciali. Tra Londra e Bruxelles, afferma Tusk, non ci può essere altro che un accordo di libero scambio e questo rappresenterà il primo caso nella storia in cui un’intesa simile andrà ad indebolire le relazioni economiche invece di rafforzarle rendendo il commercio più complicato e costoso.

A proposito di “linee rosse”, secondo quanto trapela da un documento dell’UE di cui il “Guardian” è riuscito ad entrare in possesso, nel discorso del primo ministro Theresa May sulla Brexit, si è percepito “un cambio di tono ma non nella sostanza”. Il primo ministro inglese avverte che tutte le “linee rosse” sulla Gran Bretagna restano in piedi.

Mentre il primo ministro ha promesso chiarezza sulle speranze di Londra per una futura relazione commerciale, il documento ha descritto il modello da lei proposto come impraticabile e squilibrato a favore di Londra.

Il segretario di Stato britannico David Davis ha dichiarato che a due settimane dal cruciale vertice dell’UE che dovrebbe sugellare l’accordo di transizione della Brexit, Gran Bretagna e Unione Europea confliggono ancora su tanti aspetti. Ci sono circa “undici aeree di differenza”. Tra queste, la frontiera irlandese rappresenta la questione principale e quella più evidente. Altri ostacolo, non meno rilevanti, sono le leggi Ue e i diritti dei cittadini dell’Ue.

 

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