Governo dell’India approva testo di accordo con la Russia sulla lotta al terrorismo

Come riportato dall’Agenzia Nova, il governo dell’India ha approvato oggi il testo di un accordo di cooperazione con la Russia per contrastare il terrorismo e la criminalità organizzata: lo ha detto il ministro della Giustizia indiano Ravi Shankar Prasad, secondo cui si tratta di un’iniziativa straordinaria presa dal governo oggi per avere un accordo indo-russo sulla cooperazione per combattere il terrorismo e il crimine organizzato. Secondo il servizio stampa del Gabinetto di Nuova Delhi, l’accordo sarà firmato durante la prossima visita della delegazione indiana, guidata dal ministro dell’India Rajnath Singh, in Russia, prevista per il 27-29 novembre. Il documento è stato progettato per rinnovare l’accordo dell’ottobre 1993 sulla cooperazione dei ministeri dell’Interno dei due paesi. L’iniziativa è stata espressa dal ministro dell’Interno russo Vladimir Kolokoltsev durante la sua visita in India nel 2015. L’accordo stabilirà scambi di informazioni e la condivisione delle migliori pratiche per eliminare il terrorismo e indagare sui crimini.
Il terrorismo e’ stato anche un tema centrale del vertice dell’Asean, l’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico, che si e’ svolto la settimana scorsa a Manila. Il primo ministro dell’India, Narendra Modi, ha incontrato il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, al quale ha ribadito come le sfide comuni per i due paesi e per l’intera area siano quelle contro il terrorismo e l’estremismo. Il premier indiano, il primo da 36 anni in visita nelle Filippine, ha dichiarato che Nuova Delhi “assicura all’Asean uno stabile sostegno per costruire un’architettura regionale di sicurezza fondata sul diritto che sia negli interessi della regione e del suo pacifico sviluppo”. Il primo colloquio tra i due leader si è concluso con la firma di quattro accordi, volti a rafforzare le relazioni bilaterali nella difesa, soprattutto nella logistica; nel commercio, nell’imprenditoria e nella cultura.
Modi ha avuto numerosi altri incontri bilaterali nei giorni scorsi. Col presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha discusso diversi temi, dall’espansione degli scambi commerciali al rafforzamento dei rapporti nella difesa e nella sicurezza. I due leader, ha sintetizzato un comunicato della Casa Bianca, “si sono impegnati a rafforzare la cooperazione come partner di rilievo nella difesa, ritenendo che le due maggiori democrazie del mondo dovrebbero avere anche le maggiori capacità militari del mondo”. “La cooperazione tra l’India e gli Stati Uniti può andare al di là della cooperazione bilaterale ed entrambi i paesi possono lavorare per il futuro dell’Asia e del mondo. Stiamo andando avanti insieme su molte questioni”, ha dichiarato Modi. “Dovunque il presidente Trump sia andato e abbia avuto occasione di parlare dell’India, ne ha parlato molto bene. Ha espresso ottimismo sull’India e io posso assicurare che l’India sta cercando e continuerà a cercare di essere all’altezza delle aspettative del mondo e degli Usa”, ha aggiunto il premier indiano. Trump ha descritto Modi come un “amico” e ha espresso apprezzamento per “il fantastico lavoro” che sta facendo nell’unire le “molte fazioni” del suo paese. “Le informazioni provenienti dall’India sono molto positive. Per questo voglio congratularmi”, ha affermato il leader di Washington.
Il colloquio tra Narendra Modi e l’omologo giapponese, Shinzo Abe, è stato incentrato sul rafforzamento della “speciale partnership strategica e globale”. Il premier indiano, via Twitter, ha affermato che l’incontro con “l’amico Abe” è stato “eccellente”: sono stati esaminati “vari aspetti dei rapporti bilaterali” e sono state discusse le modalità per “approfondire la cooperazione tra le economie e i popoli”. A seguire Modi ha incontrato l’omologo australiano, Malcolm Turnbull, col quale ha discusso degli interessi strategici convergenti nell’area indo-pacifica, contesto della crescente assertività della Cina. I due leader, ha reso noto via Twitter un portavoce del ministero degli Esteri indiano, Raveesh Kumar, hanno discusso su come “ottimizzare il significativo potenziale per l’espansione della cooperazione in una vasta gamma di aree”. Sempre via Twitter il primo ministro australiano Turnbull ha descritto l’incontro come “produttivo” e ha citato alcuni dei temi toccati: oltre alla collaborazione economica, l’attenzione e’ stata posta sulla sicurezza e sulla lotta al terrorismo.
Il primo ministro indiano ha parlato poi con l’omologo vietnamita, Nguyen Xuan Phuc. Al centro del colloquio l’obiettivo comune di “approfondire le relazioni bilaterali” e i temi della difesa e della sicurezza, a pochi giorni dalla visita ad Hanoi del presidente statunitense Trump, che si e’ offerto come mediatore nelle dispute nel Mar Cinese Meridionale che oppongono diversi paesi dell’Asean, tra i quali il Vietnam, alla Cina. L’India ha preso posizione a sostegno della liberta’ di navigazione e accesso alle risorse in quelle acque, in accordo coi principi del diritto internazionale e in particolare della Convenzione dell’Onu del 1982 sul diritto del mare. Il rafforzamento dell’amicizia tra i due paesi può essere di grande beneficio sia per i rispettivi cittadini che per l’intera regione, ha commentato Modi al termine dell’incontro.
Foto: zee news

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