Polis senza tetto o città a misura d’uomo?

(di Francescomaria Tuccillo) A Milano e in Brianza, a Firenze, ad Avellino e Aversa: sono almeno otto i clochard morti di freddo negli ultimi giorni, in alcune Polis italiane.
È inaccettabile, ci sembra, la sola idea che un essere umano possa morire di freddo perché non ha un luogo dove ripararsi. È contrario a tutti i valori umani e umanistici che abbiamo dentro e incompatibile con il vivere civile.
Così come la sicurezza, anche la generosità umana e sociale è un banco di prova per le #Polis: garantire a tutti una risposta ai loro bisogni vitali – tra cui dormire sotto un tetto – dovrebbe essere al centro della loro missione.
Lo sarebbe se fossero – o tornassero a essere – come le abbiamo già definite prendendo a prestito una bella espressione di Giorgio La Pira: città a misura d’uomo, quindi espressione politica di prossimità e di umanità. È questo, il modello cui pensiamo quando parliamo di #EuropadeiPopoliedellePolis.
A dire il vero, una Polis europea che sembra riflettere questa visione occupandosi senza esitare dei senza tetto, guidata con mano ferma da un leader coraggioso, c’è. Non è grande, ma conta. È la Città del Vaticano.

Polis senza tetto o città a misura d’uomo?

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