Teheran accusa gli Stati Uniti di privare l’Iran dei benefici derivanti dall’accordo nucleare del 2015

Il vice ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, ha criticato gli Stati Uniti per aver privato l’Iran dei benefici previsti nell’accordo del 2015 firmato tra Teheran e le potenze mondiali.

Il vice ministro, durante una conferenza, parlando dell’atteggiamento mostrato dagli Stati Uniti nei confronti di Teheran ha commentato: “Questa atmosfera negativa creata dall’amministrazione statunitense è infatti la violazione della JCPOA (acronimo ufficiale per l’accordo nucleare) e impedisce all’Iran di beneficiare delle sanzioni. Ciò è totalmente inaccettabile e avrà conseguenze”. Araqchi ha poi aggiunto che la JCPOA “dovrebbe essere pienamente attuata e l’Iran dovrebbe beneficiare dei privilegi di questo accordo, altrimenti avremmo un grave problema”.

Il diplomatico iraniano, anche membro del negoziatore nucleare iraniano, ha affermato che l’accordo nucleare non potrebbe in alcun modo essere rinegoziato come gli Stati Uniti avevano insistito. “Non vediamo alcuna possibilità di rinegoziazione, per qualsiasi allegato, per qualsiasi aggiunta, per qualsiasi cosa per il JCPOA”, ha detto Araqchi. Il 13 ottobre, il presidente Usa Donald Trump ha affermato di non certificare l’adesione dell’Iran ai termini del JCPOA in base a una legge nazionale statunitense.

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