Putin va a Sebastopoli e Mariupol, in risposta al mandato di arresto internazionale

Il presidente russo Vladimir Putin ha effettuato “una visita di lavoro” nella città ucraina di Mariupol, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il servizio stampa del Cremlino, citato dall’agenzia russa Tass.

Putin ha “ispezionato una serie di luoghi della città e parlato con i residenti locali”, spiega Mosca aggiungendo che il presidente russo si è recato a Mariupol in elicottero; ha guidato un veicolo lungo le strade della città, fermandosi in diverse località”. Proprio pochi giorni fa l’amministrazione militare russa aveva inaugurato una piattaforma per elicotteri sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, per mesi roccaforte della difesa ucraina fino alla resa del maggio scorso. Secondo quanto riferisce ancora il Cremlino, Putin ha anche tenuto un incontro nella città russa meridionale di Rostov sul Don con i vertici militari nel posto di comando dell’operazione militare speciale in corso in Ucraina.

Putin in Crimea

Non solo Mariupol, ieri in occasione del nono anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia, il presidente Vladimir Putin ha visitato Sebastopoli. Putin ha visitato il centro per l’infanzia “Korsun” e ha presenziato all’apertura di una scuola per bambini.

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Putin sarebbe arrivato in Crimea al volante di un Land Cruiser nero. Alcune immagini trasmesse dal canale statale russo Rossiya 1 mostrano il presidente vestito informalmente con un cardigan blu e pantaloni scuri, passeggiare in compagnia di alcuni funzionari locali.

Una visita che in molti sostengono come una risposta al mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e deportazione illegale e trasferimento illegale di bambini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia. Sarebbero almeno 16000 i minori trasportati con i velivoli militari in Russia.

Il mandato di arresto

Secondo fonti direttamente coinvolte nelle inchieste, scrive il Giornale, il mandato di arresto di venerdì lo ha voluto principalmente la Gran Bretagna, e potrebbe servire come una pedina di scambio per la trattativa. La vera indagine sui crimini di guerra è quella che però stanno facendo gli altri, e sarà il processo più documentato nella storia di questi procedimenti. Gli occidentali in sostanza si sono divisi i compiti in tre: gli americani forniscono soprattutto l’hardware militare; l’Unione europea soprattutto i soldi, anche in vista della ricostruzione; e gli inglesi, che non hanno né le armi degli americani, né i capitali dell’intera Ue, si occupano dell’accountability.

Insieme al presidente russo, il mandato di arresto riguarda anche la commissaria dei diritti dei bambini presso il Cremlino, Maria Lvova-Belova.

La Russia, dalle parole del suo portavoce Dmitri Peskov, sostiene che il mandato di arresto non ha valore legale perchè la Russia, come un certo numero di Stati, non riconosce la giurisdizione di questo tribunale, quindi, dal punto di vista del diritto, le decisioni di questo tribunale sono nulle.

Continua il reclutamento in Russia

Nel frattempo in Russia continua la coscrizione obbligatoria che ha portato al reclutamento di 300.000 soldati. Negli ultimi giorni, in diverse regioni della Russia gli uomini soggetti alla leva hanno ricevuto ordini di convocazione dagli uffici di reclutamento. Secondo alcune fonti gli uffici di reclutamento starebbero cercando volontari disposti a firmare un contratto con le forze armate.

Dietro al reclutamento ci sarebbe anche il capo del gruppo di mercenari Wagner, Evgeny Prigozhin, che ha bisogno di almeno 30.000 combattenti entro metà maggio. Secondo quanto riportato dalla Cnn, Prigozhin ha affermato che al momento la Wagner recluta da 500 a 800 persone al giorno che talvolta arrivano a 1.200.

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