Una fortissima esplosione ha scosso questa mattina la zona est della Capitale. Intorno alle 8:20, un distributore di carburante situato in via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino, è stato teatro di un violento incendio preceduto da una deflagrazione udita distintamente in molte aree della città. Il boato ha fatto tremare finestre e palazzi anche a chilometri di distanza, gettando nel panico centinaia di residenti.
Le prime ricostruzioni indicano che l’incendio sarebbe scaturito da un guasto tecnico: una pompa collegata a una cisterna interrata si sarebbe improvvisamente staccata, provocando un’esplosione devastante. Al momento dell’incidente, i Vigili del Fuoco erano già presenti sul posto, allertati da una segnalazione giunta dopo che un camion avrebbe accidentalmente urtato una conduttura dell’impianto. L’esplosione è avvenuta durante le prime operazioni di messa in sicurezza.
Le fiamme hanno investito rapidamente l’intera area del distributore e si sono propagate a un deposito giudiziario situato sul retro dell’impianto. Una densa colonna di fumo nero si è alzata in cielo, visibile da gran parte della città, e ha reso complesse le operazioni di spegnimento, tuttora in corso. Il fumo ha reso necessaria anche la temporanea chiusura della linea metro C, all’altezza della stazione Teano.
Il bilancio provvisorio dell’incidente parla di almeno 21 feriti di cui uno due in gravi condizioni, tra cui un vigile del fuoco, otto agenti di polizia e alcuni operatori del 118 intervenuti per primi. Diverse persone sono rimaste lievemente intossicate o ferite da schegge di vetro. I feriti sono stati trasportati in codice giallo presso gli ospedali Vannini e Umberto I. Gli edifici vicini hanno subito danni significativi, con finestre in frantumi, muri lesionati e calcinacci caduti in strada.
Sul luogo sono accorse numerose squadre dei Vigili del Fuoco, pattuglie della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Roma Capitale, oltre che i mezzi di soccorso del 118. La zona è stata isolata e transennata per ragioni di sicurezza, mentre i tecnici stanno valutando la stabilità degli edifici coinvolti. L’intera area è stata evacuata per precauzione.

Le autorità hanno aperto un’indagine per accertare le cause esatte dell’incidente. Al momento, l’ipotesi più accreditata rimane quella del guasto meccanico, aggravato da una manovra involontaria del camionista che avrebbe compromesso il sistema di alimentazione del carburante.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso vicinanza ai feriti e ha contattato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per seguire l’evoluzione della situazione. In contatto anche il sottosegretario Alfredo Mantovano, che coordina il tavolo tecnico convocato d’urgenza al Viminale.
Intanto, sui social si moltiplicano i video girati da cittadini che mostrano la colonna di fumo innalzarsi nel cielo romano e raccontano i momenti di paura vissuti. “Sembrava un terremoto, si è sentito un boato fortissimo e sono volati vetri ovunque”, racconta una residente della zona. “Non sapevamo se fuggire o restare chiusi in casa”.
L’area rimane off limits mentre continuano le verifiche dei Vigili del Fuoco e degli artificieri, chiamati a escludere ulteriori rischi legati a eventuali residui di carburante ancora presenti nelle cisterne sotterranee. Le prossime ore saranno decisive per fare piena luce sull’accaduto e stabilire le responsabilità.
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