Scienza: Eve, il robot scienziato britannico, ha scoperto il “killer” della malaria nel triclosan, ingrediente contenuto nella maggior parte dei dentifici

Un nuovo studio ha rivelato che Eve, un robot con intelligenza artificiale (AI), messo a punto da un’università britannica, è diventato un “grande eroe” dopo aver aiutato gli scienziati a trovare un killer contro la malaria in uno degli ingredienti di un comune dentifricio.

I ricercatori dell’università di Cambridge, in Gran Bretagna, hanno utilizzato Eve -“il Robot scienziato”, in uno schermo ad alto rendimento e hanno scoperto che il triclosan, un ingrediente presente in molti dentifrici, può aiutare a combattere i ceppi di un parassita della malaria che è diventato resistente a uno dei farmaci attualmente usati per curare la malattia. Il Robot Eve è stato sviluppato da un gruppo di scienziati delle università britanniche di Manchester, Aberystwyth in Galles e Cambridge.

I risultati dello studio dei ricercatori di Cambridge sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports di giovedì. Con l’aiuto di Eve, i ricercatori hanno scoperto che il triclosan inibisce la diffusione di un tipo di enzima del parassita della malaria, chiamato DHFR, fermando così la crescita del parassita nel sangue.

La scoperta ha messo in discussione un precedente assunto secondo il quale il triclosan inibisce la crescita della coltura del parassita della malaria Plasmodium durante lo stadio del sangue, poiché si rivolge a un enzima noto come enoil reduttasi (ENR) trovato nel fegato.

I ricercatori di Cambridge hanno scoperto che il triclosan era in grado di attaccare e agire sull’enzima DHFR anche nei parassiti resistenti al farmaco antimalarico, la pirimetamina. La malaria è una patologia infettiva causata da un parassita chiamato plasmodio. Si trasmette esclusivamente attraverso le punture di zanzare infette, solo il tipo Anopheles che fungono da “vettori”. Nel corpo umano i parassiti della malattia si moltiplicano nel fegato e quindi dopo un’ incubazione variabile infettano globuli rossi e si diffondono nell’organismo, causando sintomi e persino complicazioni potenzialmente letali.

Con la nuova funzione del triclosan, che inibisce sia l’ENR che il DHFR, i ricercatori ritengono che sia possibile che il parassita possa essere bersagliato sia allo stadio del fegato che a quello successivo del sangue.

Elizabeth Bilsland, autrice principale dello studio, ha affermato che la scoperta effettuata dal robot Eve sul triclosan, in grado di inibire sia l’ENR che il DHFR, offre una speranza per iniziare a pensare di poter sviluppare un nuovo farmaco per questa patologia.

Il professor Ross King del Manchester Institute of Biotechnology presso l’Università di Manchester che ha seguito lo sviluppo dello studio, ha dichiarato che Eve automatizza e accelera il processo di scoperta dei farmaci, incluso il test automatico di ipotesi per spiegare le osservazioni, eseguire esperimenti e automatizzare la ricerca.

 

 

 

 

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